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Nella mattinata di ieri si è svolto presso i giardini dell’Oasi l’incontro organizzato dal Comitato per l’Ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto, alla presenza di diversi consiglieri comunali e un ampia partecipazione di cittadini.

Un ampio confronto sullo stato del nosocomio del Longano, riferimento per oltre 90mila utenti, che dopo mesi di gestione in Covid Hospital si attende il ritorno ad Ospedale con la riapertura di tutti i reparti necessari al fabbisogno dei pazienti della città e dell’intero Comprensorio.

Risulta lodevole l’iniziativa di ieri lanciata dal Comitato con a capo l’avv. Enzo Correnti, per l’impegno e l’importante funzione di stimolo alla conoscenza, alla partecipazione e all’azione per la tutela della salute pubblica. All’incontro è intervenuto anche il sindacalista Uil Medici, paolo Calabrò che ha messo in evidenza lo stato in cui si trova l’Ospedale oggi.

“L’Ospedale ha subito bisogno di tornare ad essere appunto Ospedale, con la separazione del percorso Covid e la concretizzazione della previsione normativa – spiega la consigliera Fdi Melangela Scolaro – che lo vuole ” Ospedale di base”. Questi sono obiettivi essenziali da tutti condivisi.
A lungo termine, riteniamo che sarebbe auspicabile guardare alla possibilità di un unico Ospedale tra Barcellona e Milazzo, ma d’eccellenza, “chiavi in mano”, completo, a cui potersi affidare senza la necessità di migrare verso altre realtà, insomma non un Ospedale di serie B, (per il quale dobbiamo comunque ancora vigilare e lottare), ma un Ospedale di serie A.
Il territorio ha il diritto di essere ascoltato e preso seriamente in considerazione e per consistenza numerica, (palese l’ ingiustificata differenza di trattamento rispetto ad altre realtà come Taormina e Messina), e per particolari condizioni di sofferenza, (incidenza malattie oncologiche, polo industriale)”.

Sulla stessa linea anche il Movimento Città Aperta presente con Gabriele Sidoti, Antonio Mamì e altri componenti del gruppo: “In questi anni il presidio Covid attivato a Barcellona Pozzo di Gotto ha svolto con straordinaria professionalità il suo compito, facendo fronte anche a situazioni emergenziali dell’intero territorio.
Non possiamo però dimenticare alcune scelte scellerate dell’azienda sanitaria che abbiamo sempre prontamente condannato.
Adesso che i dati sulla pandemia sono migliorati rispetto al picco estivo, senza mai abbassare la guardia, é necessario mobilitarci per chiedere un ospedale funzionale, che possa fare fronte alle molteplici richieste del vastissimo bacino di pazienti su cui insiste.
Domani mattina, alle dieci, saremo presenti e invitiamo tutti a partecipare alla manifestazione organizzata presso i giardini Oasi per ascoltare quanti non hanno mai smesso di tenere accesi i riflettori sul nostro ospedale”.