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Nel pomeriggio di sabato 6 aprile 2019 si è tenuta nella Biblioteca Comunale “Nannino Di Giovanni” di Barcellona Pozzo di Gotto (ME), la presentazione del “Diario Minimo” di Patrizia Donato. Un evento che ha commosso ed ha spinto alla riflessione un attento e numeroso pubblico presente all’appuntamento. 

Apertura con la proiezione di un video nel quale le immagini crude del terremoto di dieci anni addietro in Abruzzo ed in particolare nella bellissima città di L’Aquila, sono accompagnate dalla delicatezza del testo e della musica di una canzone eseguita per l’occasione dalla nota cantante Simona Molinari, amica della Donato. Un inizio da brivido, ma un inizio delicato per l’appunto, l’impronta che l’autrice ha voluto dare al suo “Diario” ed a questa presentazione.

La Dott.ssa Maria Rosa Naselli, curatrice della Biblioteca e moderatrice dell’incontro ha introdotto l’evento presentando i protagonisti, dalla Preside Prof.ssa Mirella Genovese che ha dialogato con l’autrice, alla giovanissima attrice Valeria Di Brisco, che tra l’altro è anche cantante oltre ad occuparsi di volontariato, la quale ha mirabilmente letto passi del libro. È intervenuta l’Avv. Angelita Pino, Assessore alla Cultura, che ha sottolineato l’importanza di questa testimonianza da parte di Patrizia Donato, siciliana di Castroreale, artista, pittrice, scrittrice, allieva del maestro ceramista Antonino Vitacolonna, che si è trovata a vivere il dramma di un evento catastrofico facendo poi ritorno nella sua terra di Sicilia, dove ormai vive.

La chiacchierata fra la Genovese e la Donato è stata molto interessante perché quest’ultima ha narrato con grande lucidità e dignità fatti che rimarranno sempre impressi nella propria mente e che ha appuntato nel suo “piccolo diario”, vere e proprie “pagine di transumanza” come le ha definite. In definitiva possiamo tranquillamente affermare che questo evento fatto proprio a Barcellona Pozzo di Gotto ha rappresentato un ideale filo che unisce le terre di Abruzzo e di Sicilia a dieci anni dal terremoto del 6 aprile 2009 che causò poco più di 300 vittime, distruggendo la bellezza di una città storica come L’Aquila. Erano presenti in Biblioteca le immagini, fotografie che sono anch’esse “testimonianze che parlano” nell’immortalare i disastrosi effetti del terremoto sull’immenso patrimonio artistico-architettonico-culturale della città di L’Aquila ma anche di tutto l’Abruzzo.

(Ph. Valeria Di Brisco e Marcello Crinò)