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Lungaggini ed inaspettati blocchi per la ditta incaricata della realizzazione del Ponte di Calderà, al centro di un incontro del Sindaco Pinuccio Calabrò che cerca di fare il punto sullo stato dei lavori.

“Sin dal giorno del nostro insediamento, abbiamo messo in cima alla lista delle nostre priorità la questione relativa alla ricostruzione del Ponte di Calderà. Al punto che, appena insediatami, in data 14 ottobre, ho inviato alla Città Metropolitana di Messina una nota al fine di ottenere “una dettagliata ed aggiornata scheda procedimentale nella quale venga puntualmente descritto l’attuale stato dei lavori e il residuo cronoprogramma per la loro completa definizione e collaudo”. Ciò per poter individuare una data certa circa la consegna dell’opera. Ho chiesto anche di specificare le eventuali criticità riscontrate che hanno determinato la consistente dilatazione dei tempi. E inoltre ho chiesto di conoscere anche le iniziative già assunte per far valere le sussistenti responsabilità a carico di chi spetti e se si sia già dato corso all’applicazione delle penali contrattuali o degli altri e più gravi rimedi sanzionatori. Ma, in attesa di ottenere riscontri alla mia nota dalla Città Metropolitana che ha competenza sul ponte e alla quale appartengono il Rup e la direzione dei lavori, non sono rimasto con le mani in mano. E così, lunedì scorso, ho incontrato i rappresentanti della Ditta Ricciardello per fare un punto della situazione. Un cordiale e sereno confronto durante il quale ho preso contezza e chiesto chiarimenti. Mi è stato spiegato che il materiale mancante per proseguire i lavori è stato già ordinato e arriverà al più presto, dopo le passate lungaggini dovute anche all’emergenza covid-19. La stessa ditta, che si è detta ottimista, ha anche ipotizzato un cronoprogramma che ci consentirà di consegnare finalmente alla città una struttura importantissima per la viabilità e per un primo rilancio della nostra area costiera. L’esito dell’incontro, cui hanno preso parte i tecnici comunali, il segretario generale e gli assessori Dario Paterniti Martello, Roberto Molino e Giuseppe Benvegna, mi lascia fiducioso circa la possibilità di chiudere definitivamente un capitolo della storia recente della nostra città, il cui incipit risale a quella drammatica mattinata del 22 novembre 2011 che nessuno di noi dimenticherà mai”.