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Gli studenti dell’Istituto Tecnico Commerciale per Geometri e Turismo “Enrico Fermi” di Barcellona Pozzo di Gotto diventano promotori dei diritti umani.

Si è svolta nella giornata di ieri presso la chiesa “Santa Maria Alemanna” di Messina, l’incontro promosso dall’Associazione Amnesty International Sicilia rivolto a docenti e studenti per la conoscenza e la diffusione di una cultura dei fondamentali dell’uomo. Grazie all’iniziativa sposata dal Dirigente Scolastico Antonietta Amoroso, gli alunni delle classi quinte sono stati coinvolti nel progetto “Contaminetion Messina” finalizzato alla promozione di una coscienza critica per il rispetto dei diritti umani, sia dentro e fuori l’ambiente scolastico, e allo sviluppo di competenze di cittadinanza.

A trattare i temi fondamentali alcuni attivisti di Amnesty International: Giusi Squillaci, responsabile campagne circoscrizione Sicilia, Marta Palazzo, responsabile digital e gruppo Italia 299 e Giuseppe Castiglione, responsabile del centro di documentazione regionale. Durante l’incontro gli attivisti si sono soffermati su temi importanti partendo dalla “Dichiarazione universale dei diritti umani” per arrivare poi a descrivere la storia di alcuni personaggi da prendere come esempio per aver avuto il “coraggio” di battersi per il rispetto dei diritti fondamentali. Tra questi, Azza Soliman, avvocato egiziana che da molti anni lotta per il rispetto dei diritti delle donne in Egitto e nel mondo nonostante sia sempre perseguitata da minacce con l’accusa di infangare il proprio paese; Beta Cáceres (America Latina), importante ambientalista uccisa a colpi di pistola durante un’irruzione nella propria abitazione il 2 marzo del 2016; Edward Snowden (USA), ex informatico della CIA che con le sue rivelazioni ha dato il via al Datagate, lo scandalo sulla sorveglianza di massa messa in atto da alcuni governi all’insaputa dei cittadini. E, ancora, Nawal Benaissa, marocchina, che si batte per avere maggiori diritti per tutti i cittadini e per un futuro migliore nel proprio paese; Malala Yousafzai, l’attivista pakistana , vincitrice nel 2014 del Premio Nobel per la pace, nota per il suo impegno nell’affermazione dei diritti civili e per il diritto all’istruzione delle donne, e altri come la sorella di Stefano Cucchi, Ilaria, che si batte per far luce sulla morte del fratello trovato senza vita nella caserma dov’era stato detenuto perché accusato di possedere sostanze stupefacenti. Tutte storie che inducono a riflettere sul fatto che il rispetto dei diritti umani non è scontato in nessuna parte del mondo e Amnesty International, con 7 milioni di attivisti, è sempre pronta a mobilitarsi per una cultura dei diritti confidando anche nel potere aggregante della scuola.

Pamela Arena