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Nel pomeriggio di ieri, sabato 30 novembre 2019, si sono tenuti nella Basilica di San Sebastiano a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) i funerali di tre delle cinque vittime della terribile esplosione avvenuta lo scorso 20 novembre presso la fabbrica di fuochi pirotecnici Costa. 

Giovedì scorso era stato dato l’ultimo saluto a Venera Mazzeo, moglie del titolare Vito Costa mentre la quinta vittima, il tunisino Mohamed avrà i funerali nel proprio Paese. Le famiglie di Vito Mazzeo, Giovanni Testaverde e Fortunato Porcino hanno invece deciso di far celebrare le esequie insieme.

È stato un pomeriggio molto particolare, per certi versi indimenticabile per tutta la comunità barcellonese che ha salutato in modo potremmo dire “spettacolare” i tre giovani. Una folla enorme, sia in Basilica, (dove Monsignor Tindaro Iannello ha sottolineato il grande dolore delle madri, delle sorelle, dei figli e degli amici che può essere mitigato esclusivamente dalla Fede, e dove sono state letti alcuni messaggi dei familiari in un clima di grande commozione), che lungo le vie principali del percorso verso il cimitero, palloncini bianchi e celesti, banda musicale cittadina ad intonare marce tipiche delle processioni.

Ecco… potremmo definire quella di ieri una vera e propria processione nella quale a tre Angeli… Vito, Giovanni e Fortunato, sono stati tributati gli onori che effettivamente meritavano, vittime innocenti nel momento in cui lavoravano per portare a casa qualche soldino. Non è questo il luogo in cui fare una analisi antropologica per comprendere questo momento al quale hanno preso parte tantissimi cittadini, basti solo pensare che comunque questa è la città nella quale la festa più importante dell’anno è la processione delle varette del Venerdì Santo.

Con le dovute proporzioni ieri le strade di Barcellona sembravano quelle tipiche di questa ricorrenza. Unica differenza che in questo caso la banda intonava non marce funebri ma addirittura pezzi più “festosi”. A qualcuno tutto ciò è forse sembrato eccessivo ma chi siamo noi per giudicare un momento comunque personale di tante famiglie che stanno soffrendo e che magari ieri, nel vedere l’amore di un popolo verso i loro cari che è come se fossero stati portati addirittura in processione, abbiano potuto avere per un attimo attutito quel lancinante dolore che comunque non andrà mai più via, vedendoli per l’appunto come 3 Angeli.