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Sulla questione della diffida per la raccolta differenziata arrivata dalla Regione a Palazzo Longano e della gestione dei rifiuti nella città del Longano, dopo esser stata chiamata in causa, ha voluto replicare attraverso una nota l’ex sindaco  Maria Teresa Collica. 

“Che dopo oltre due anni e mezzo di amministrazione Materia si possano attribuire le responsabilità del decremento della raccolta differenziata alla mia amministrazione ha davvero dell’incredibile. Come ho già detto in altre occasioni – spiega l’ex primo cittadino – credo che proprio sulla gestione dei rifiuti il Sindaco Materia e l’assessore Pino abbiano rivelato grande incapacità e incompetenza.

Dopo la rivoluzione apportata negli anni passati ci saremmo aspettati il potenziamento di quanto ereditato e invece abbiamo assistito ad un inesorabile declino.
L’attuazione del piano avrebbe richiesto un impegno primario da parte dell’amministrazione con una campagna di informazione, incentivazione e sanzione per i casi di cattiva applicazione, come avviene in ogni città che ha cambiato sistema di raccolta.
Quanto alle isole ecologiche mobili, adottate per far calare i costi di una raccolta differenziata porta a porta per l’intera città, si sarebbe dovuto agire sin da subito per l’attuazione concreta del piano rispetto alle sue linee generali con la delimitazione delle aree effettive di destinazione alla raccolta, e invece non solo questo non è stato fatto ma non si è nemmeno proceduto all’incremento del porta a porta, che resta il fine ultimo del piano medesimo.
Il ritardo inoltre nella scomparsa dei cassonetti – continua la Collica – ha provocato l’accumulo di rifiuti provenienti anche da comuni limitrofi, che sono stati più solerti nell’avvio del nuovo sistema, rifiuti che non solo contribuiscono a far salire le nostre percentuali, ma che aumentano i costi dello smaltimento, che ricordo sono altissimi per l’indifferenziato visto che il trasporto e il conferimento avvengono su Catania e si è registrato un incremento. L’unica cosa saggia da fare sarebbe perciò dovuto essere puntare velocemente sulla differenziata spinta, anche approfittando delle diverse ordinanze del Presidente della della Regione (da ultimo la n. 5 del 7 giugno 2016), che conferivano ai Sindaci poteri molto ampi al fine di incrementare le percentuali di differenziata. A quest’ora avremmo potuto godere anche dei benefici sulla bolletta, che appaiono invece a queste condizioni lontanissimi. Per non tacere infine dell’assoluta mancanza di programmazione – conclude – testimoniata da ultimo dall’avere ignorato il recente bando per l’ampliamento dell Centro comunale di raccolta”.