Condividi:

Nel pomeriggio di domenica 11 febbraio 2018 si è svolto presso l’Auditorium del Parco Urbano “Maggiore La Rosa” di Barcellona Pozzo di Gotto (ME) un convegno in onore di Attilio Manca, giovane urologo barcellonese, la cui tristissima vicenda ha riempito le pagine di giornali e i programmi di cronaca: ucciso dalla mafia per aver operato Bernardo Provenzano sostiene la famiglia mentre la Procura di Viterbo e, recentemente, quella di Roma, hanno archiviato il caso bollandolo come overdose causata da un mix di droga e psicofarmaci.

Intanto son già passati ben 14 anni e la lotta di Angela, Gino e Luca continua… Nella città di Attilio, hanno relazionato i due legali dei Manca, gli avv.ti Ingroia e Repici, l’On. Giulia Sarti, Lorenzo Baldo, Carolina Orlandi, Vincenzo Agostino, Luciano Traina, Renato Accorinti. Hanno tirato le conclusioni Luca ed Angela Manca. Moderatore Luciano Armeli Iapichino (autore del libro “Le vene violate“) mentre vi sono stati intermezzi musicali ad opera di Oriana Civile e Carlo Mercadante e letture della poetessa palermitana Lina La Mattina.

Antonio Ingroia, si è chiesto “se mai oggi è possibile processare lo Stato”, affermando che “utilizzeremo ogni strumento che lo Stato ci mette a disposizione”. Fabio Repici ha quindi così proseguito: “Dobbiamo difendere la memoria e chiedere giustizia in quanto la richiesta d’archiviazione della Procura di Roma è uno stupro della giustizia al potere”. A seguire l’intervento di Giulia Sarti, parlamentare del Movimento 5 Stelle e membro della Commissione Parlamentare Antimafia che ha dichiarato come tutto il lavoro sulla morte di Manca sarà racchiuso in una relazione per essere una testimonianza ulteriore per continuare a tenere alta l’attenzione e per non sottostare alla vergognosa sentenza di Viterbo. La Commissione antimafia deve avere un ruolo importante e occorre partire dalla latitanza di Provenzano.” Lorenzo Baldo, vicedirettore di AntimafiaDuemila ha chiesto a voce che paghino i “responsabili morali della mancata verità” sulla storia dell’urologo.

Carolina Orlandi, figlia della vedova di David Rossi, ha parlato della morte del responsabile comunicazione della Montepaschi di Siena, David Rossi e di come quel suicidio in realtà sia stato “un omicidio di Stato”. Due archiviazioni anche in questo caso, per una vicenda molto simile a quella di Attilio.

Vincenzo Agostino e Luciano Traina hanno portato le testimonianze rispettivamente della morte del figlio e del fratello. È poi intervenuto il Sindaco di Messina Renato Accorinti: “Quello che state facendo è qualcosa di rivoluzionario” ha affermato, rivolgendosi alla famiglia Manca che ha chiuso il convegno ringraziando i presenti e tutti i relatori.

Mentre Luca ha ricordato il profilo umano del fratello “incapace di voler male qualcuno” sono state come sempre incisive e pregne di significato le parole della mamma di Attilio, Angela Manca: “I dottori Prestipino e Pignatone dicono in questa sentenza, che non possono prendere in considerazione le testimonianze di cinque collaboratori di giustizia, perché sono discordanti. Ecco, io dico che non è vero che sono discordanti, perché Attilio Manca è stato ucciso per aver operato e riconosciuto Bernardo Provenzano. I magistrati se hanno un po’ di coscienza, e credo che ne abbiano, dovrebbero aprire un processo per l’omicidio di Attilio, indagando personaggi barcellonesi. E solo allora potremo dire che viviamo in un Paese democratico, dove si può avere giustizia”.

(Foto tratta da AntimafiaDuemila)