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È stata una “due giorni” indimenticabile quella svoltasi venerdì 17 e sabato 18 febbraio al Piccolo Teatro Petrolini di Barcellona Pozzo di Gotto, protagonista assoluto il grande Rocco Barbaro con lo spettacolo “Menefotto”. 

In entrambe le serate, con un teatro quasi del tutto esaurito oltre che entusiasta, l’artista calabrese, che emigrò a Milano dopo avere scoperto di somigliare incredibilmente al noto attore Michele Placido, ha proposto uno spettacolo effettivamente coinvolgente con risvolti satirici, un umorismo di spessore e non certo di massa, che ci fa pensare a veri e propri mostri sacri del teatro quali Dario Fo, Giorgio Gaber o Paolo Rossi.

Barbaro, costretto a fare ”l’attore famoso“, ha quindi messo in luce i classici stereotipi a cui è inevitabilmente legata l’Italia settentrionale, il tutto condito dalla sua ironia fredda e lucida, una comicità fulminante, capace di spiazzare il pubblico senza toni urlati, sfruttando solo la sua genialità spontanea. Un momento è stato poi dedicato alla recita di alcune poesie in rima dedicate a frutti e ortaggi scritte da Rocco durante il periodo della pandemia. Coinvolto anche il pubblico nel trovare le rime giuste e nello scegliere il frutto o l’ortaggio preferito.

Recitata anche l’intensa “Perdonami amore” che non spoileriamo ma che ha un finale a sorpresa, che lascia il pubblico stupefatto. Quindi accompagnandosi alla chitarra l’attore calabrese ha eseguito una versione molto personale della celeberrima “Vecchio Frack” che ha letteralmente entusiasmato il pubblico che ha chiesto a gran voce il bis. Alla fine grandissima la soddisfazione per il padrone di casa, il Direttore Artistico Francesco Chianese e per tutta la sua Associazione “Ettore Petrolini” ed anche per “Diaphonia” che ha organizzato l’evento insieme a Giuseppe Surace, manager di Barbaro, regalando al pubblico barcellonese e del circondario uno spettacolo di spessore nazionale.

Chiudiamo con una riflessione: questa “due giorni” di un “attore famoso” a Barcellona Pozzo di Gotto ci lascia una certezza… lavorare con il cuore dà grandi soddisfazioni e la gratificazione più bella per chi ha organizzato e regalato Rocco Barbaro alla città è stata ascoltare le parole del mattatore assoluto delle due serate: “Tenetevelo stretto questo Teatro, amatelo, difendetelo, a Barcellona avete qualcosa di meraviglioso. Viva Barcellona, Viva il Teatro!”.