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Si è tenuto nella tarda mattinata di oggi, domenica 21 luglio 2019, presso il Bar “Saint Honoré” a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) un incontro informale fra i pugliesi Savino Di Matteo Percoco e Brizio Montinaro accompagnati da alcuni ragazzi del movimento “Agende Rosse” ed i genitori di Attilio Manca, la Prof.ssa Angela ed il Prof. Gino Manca.

Savino Di Matteo Percoco, giornalista, è l’anima del giornale “Antimafia Duemila”, l’alter ego di Salvatore Borsellino, mentre Brizio Montinaro, architetto e uomo di grande spessore culturale è il fratello dell’agente Montinaro, capo scorta del Giudice Giovanni Falcone, morto  nella strage di Capaci. Entrambi erano reduci dalla commemorazione dello scorso 19 luglio in Via D’Amelio, e nel loro viaggio di ritorno in Puglia hanno fatto tappa nella città del Longano per una colazione insieme agli amici Angela e Gino, accompagnati dall’amica Prof.ssa Michela Di Dio, anche lei impegnatissima e sensibile al tema della legalità, avendo realizzato importanti progetti negli istituti scolastici nei quali ha lavorato. Ha partecipato all’incontro conviviale tramite videotelefonata il Dott. Gianluca Manca, figlio di Angela e Gino.

L’incontro barcellonese è stato una condivisione di stima, affetto nel nome di quella battaglia che ormai dura da ben 13 anni per i Manca, volta al raggiungimento di Verità e Giustizia riguardo la drammatica morte del loro amato figlio, il Dott. Attilio Manca, brillante urologo, “suicidato” nella propria casa di Viterbo nel febbraio del 2006. La battaglia è stata sposata da Salvatore Borsellino, da Savino Di Matteo Percoco, da Brizio Montinaro, da tutta “Antimafia Duemila” e dal movimento delle “Agende Rosse” e lo scorso 19 Angela Manca ha incontrato a Palermo il Ministro della Giustizia On. Bonafede ed il Presidente della Commissione Antimafia nazionale On. Morra che le hanno promesso che si impegneranno affinché la verità venga ristabilita. La speranza è che qualcosa finalmente si muova e l’incontro di questa mattina è indicativo del fatto che Angela, Gino e Gianluca non sono soli ma tanto è l’affetto ed il sostegno che ricevono da ogni parte del Paese e che deve essere lo stimolo a proseguire questa lotta per la Giustizia.