Non è tardata ad arrivare la risposta dei consiglieri comunali David Bongiovanni, Angelita Pino, Melangela Scolaro, Ilenia Torre, alla luce della nota dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Pinuccio Calabrò, sul regolamento TARI e il conseguenziale dibattito innescatosi post-seduta consiliare.
“Incredibile la risposta del Sindaco, appresa oggi dalla stampa, – esordiscono nella nota congiunta i consiglieri – in merito al comportamento del Dott. Dario Paterniti.
Ancora una volta il primo cittadino ha ritenuto di non dover tenere in considerazione alcuna le osservazioni dei Consiglieri comunali relative all’assurdo comportamento dell’esperto.
Ancora una volta il Sindaco dimostra di mettere da parte il garbo istituzionale, lasciando spazio ad una sorta di imbarbarimento della politica locale a cui stiamo assistendo in tutti i luoghi, non da ultimo sui social, dove ogni giorno sembra di partecipare ad una commedia dell’assurdo in cui i cittadini che esprimono un pensiero che non si allineano a certe logiche vengono “rimproverati” e, nella maggior parte dei casi, “bloccati”.
Siamo giunti ad un livello di assoluta mancanza di rispetto nei confronti della politica, della quale si svilisce e si mortifica quotidianamente il ruolo, attraverso il costante tentativo di limitare il dibattito e il confronto.
Sull’aumento delle tariffe e sulla soppressione di talune agevolazioni per i cittadini – checchè ne dica l’Amministrazione – saranno i fatti a parlare e a dare dimostrazione di chi oggi sta dicendo la verità e di chi, invece, si sta arrampicando sugli specchi nel vano tentativo di far apparire ciò che non è.
Non era necessario tagliare le agevolazioni, le stesse andavano semmai incrementate e si sarebbe giunti ad un risultato ben diverso, evitando quella evidente situazione di disparità che l’Amministrazione ha consacrato e per cui, seppur a parità di conferimento, le agevolazioni non saranno uguali per tutti.
Bel concetto di equità!
Sulla mancanza di quel garbo istituzionale più volte citato, ma del tutto sconosciuto a quest’Amministrazione, riteniamo doveroso che il primo cittadino – che ha ritenuto di dover rispondere alla nostra richiesta di revoca dell’esperto addirittura con il rinnovo dell’incarico allo stesso – faccia pubblica ammenda per quanto accaduto.
Nella storia della politica barcellonese non si era mai giunti ad un tale livello nelle modalità di comunicazione con i cittadini e con l’organo consiliare.
Nessun esperto, mai, si era preso la licenza di accusare i Consiglieri di “ipocrisia, demagogia e ostruzionismo sterile”.
Più che un esperto, la cui funzione dovrebbe esser quella di fornire soluzioni tecniche, di rispondere nel merito alle domande del civico consesso e di supportare gli uffici nell’individuazione delle soluzioni più adeguate in relazione alla situazione economico-finanziaria dell’Ente, sembra di trovarci davanti ad un “censore” la cui missione sarebbe quella di contestare, sempre e comunque, chi ha un pensiero diverso dal Suo, seppur con argomentazioni poco convincenti.
Se il Sindaco ritiene di doverselo tenere a Suo supporto, – concludono – che quantomeno chieda scusa pubblicamente. Diversamente, siamo pronti ad attuare, in tutte le sedi deputate, le consequenziali proteste!”