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Riceviamo e pubblichiamo integralmente un articolo firmato da una studentessa della Scuola Secondaria di Primo Grado “Verga” relativo a riconoscimenti ottenuti dall’Istituto Comprensivo “Capuana” al Concorso UNICEF “Ambasciatrici e Ambasciatori di Pace”. Buona lettura.

MESSINA: L’I.C. CAPUANA OTTIENE DUE IMPORTANTI RICONOSCIMENTI AL CONCORSO UNICEF “AMBASCIATRICI E AMBASCIATORI DI PACE”

Giovedì 20 aprile 2023, nella suggestiva cornice del Salone delle Bandiere di Palazzo Zancla a Messina, si è svolta la cerimonia di premiazione del Concorso Unicef “Ambasciatori e Ambasciatrici di pace”. Lo scopo del concorso, riservato alle istituzioni scolastiche di Messina e provincia aderenti al programma Unicef “Scuola amica delle bambine, dei bambini e degli adolescenti” è stato quello di educare e sensibilizzare gli studenti alla cultura della pace, alla promozione dell’accoglienza, dell’inclusione, del dialogo e della solidarietà.

L’I.C. Capuana è risultato vincitore di ben due premi.

Nella “Sezione Letteraria Salvatore Quasimodo” è stata premiata la poesia “Il giardino della pace” scritta dall’alunna Adele Arcoraci della classe III A della Scuola Secondaria di primo grado “Verga”, accompagnata dalla prof.ssa Francesca Abbriano. Il premio è stato consegnato dal Presidente del “Parco Letterario Salvatore Quasimodo” di Roccalumera, Avv. Carlo Mastroieni, che ha elogiato la poesia in quanto denota una profonda maturità dell’autrice, nonostante la giovane età, non solo per i contenuti ma anche per la forma poetica. Evidenti sono inoltre   riferimenti al tema della pace ricorrenti nella produzione poetica di Quasimodo a partire dagli anni ’40 in poi e nella sua filosofia di “rifare l’uomo”.

I plessi di scuola dell’infanzia De Gasperi, Acquacalda e Rodì sono stati premiati – nell’ambito della sezione “Creativa Infanzia” per il video “Carosello della pace”. L’elaborato, che compendia i lavori realizzati dai bambini dei tre plessi, intende illustrare un percorso che partendo dalla constatazione della “rovinosità” della guerra sulle vite dei bambini si conclude con un anelito di luce e speranza per un mondo migliore.

A ritirare il premio, dalle mani della presidente del Comitato Unicef Messina, Prof.ssa Angela Rizzo Faranda, la piccola alunna Irene Bucca e le docenti Carmelina Calderone e Lucia Barresi.

Prima di concludere l’articolo vorrei esprimere la mia personale opinione sulla giornata.

Mi piacciono i bambini perché li trovo pagine bianche pronte ad essere riempite. Quando devo disegnare o scrivere, ho sempre il problema del foglio bianco, però nei bambini questa preoccupazione non c’è. Loro hanno a disposizione tutti i colori dell’arcobaleno con ogni sfumatura e gradazione.

Partecipare alla premiazione è stata per me un’occasione speciale per poter vedere il foglio di tutti quei bambini riempirsi del colore del cielo delle bellissime giornate soleggiate dell’estate, del colore dell’orizzonte del nostro bel mare, del colore della pace: il blu.

Quando a ogni cosa è stato dato un colore: alla felicità il giallo, alla speranza il verde, la pace ha scelto il blu. Perché? Beh, alza la testa.

Questo cielo che vedi tu è lo stesso cielo che hanno ammirato i nostri antenati, è lo stesso cielo sul quale gli scienziati greci hanno indagato per primi, è lo stesso cielo che è stato dipinto da tutti i grandi artisti della storia. Ed è lo stesso cielo che tanti altri in ogni parte del mondo stanno guardando, mentre sognano. Alcuni sognano di stare accanto a qualcuno, altri di andare bene nell’interrogazione dell’indomani, altri ancora sperano nella fine di quell’abominio che gli umani chiamano GUERRA.

La pace non è semplice. Probabilmente all’inizio l’uomo è stato creato con la condizione naturale di amarsi, ma dal momento esatto in cui Pandora ha aperto quel maledetto vaso, da quando Eva assaggiato di quel frutto, ecco che il male è entrato nell’uomo; e prima di sradicarlo dobbiamo cambiare tutti. Ogni piccola guerra, che fa allontanare due persone che si amano, scurisce quel foglio blu con scarabocchi e cattiverie.

La pace, ormai, credo sia soltanto un ideale e per poterlo realizzare dobbiamo essere tutti convinti, tutte le 8.028.772.500 e oltre persone nel mondo, che la guerra genera solo dolore e morte. Probabilmente non succederà mai, ma tutti, nel nostro piccolo, dobbiamo almeno provare ad eliminare il nero dal nostro cuore per riempirlo del mare e del cielo azzurro.

Adele Arcoraci, classe III A

Scuola Secondaria di primo grado “Verga”

 

LAVORI PREMIATI

Il giardino della pace

 

Pensavo

a come poter far vedere a tutti il mondo

così come lo vedo io:

un bellissimo piccolo giardino

da curare,

da amare.

Tutti noi siamo piccole piante

dai colori sgargianti,

variegati.

Immaginavo

un mondo dove, amandosi,

nulla è dato per scontato

tutto è gradito,

dove il male è respinto

e il bene custodito.

Speravo

che i miei sogni

in un futuro, non troppo lontano,

si realizzassero.

Eppure ancora

c’è una grande nube nera,

che permeata

dovunque di male, riempie i cuori.

Sento un urlo lacerante

propagarsi nell’oceano

affogando…cadendo.

Vedo tanti occhi impauriti

che chiedono aiuto

che non si possono più aggrappare a nulla.

Ma nella notte del male

si accendono delle piccole luci

fioche, sì,

ma potenti:

è la speranza

che tutti noi abbiamo il dovere di coltivare,

e dalla semplice e grandiosa speranza

nasce la pace:

un bellissimo piccolo giardino

da curare

da amare,

da custodire.

Non è un sogno difficile

se ci si aiuta

se ci si ama.

Prova a immaginarlo;

capirai che tutti possono vederlo

tutti possono fantasticare su quel giardino

anche i fiori.

 

Arcoraci Adele classe 3 A “Verga”

 

Scuola dell’infanzia “De Gasperi”

Scuola dell’infanzia di Acquacalda

Scuola dell’infanzia di Rodì