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Un pienissimo teatro dell’Oratorio Salesiano “San Michele Arcangelo” ci testimonia il grande successo del Convegno “Restiamo Umani”, tenutosi sabato 2 febbraio 2019, a Barcellona Pozzo di Gotto. 

L’evento è stato organizzato dal Comitato per la Promozione della Cultura dell’Accoglienza che raggruppa parecchie realtà del territorio. L’ Assessore Antonio Raimondo ha portato i saluti istituzionali compiacendosi per questo appuntamento sul tema dell’accoglienza e per lo sforzo di fare informazione. Il Direttore dei Salesiani Padre Carmelo Umana, da buon padrone di casa, ha brevemente preso la parola affermando che “per costruire il bene occorre unire ragione e cuore. Benvenuti e buon lavoro”.

Nutrito il gruppo di relatori  intervenuti, moderati dal sociologo Tindaro Bellinvia che ha introdotto la serata raccontando che questo incontro sia nato dall’idea di un ristretto “Gruppo Accoglienza” che si compone della seguenti realtà: Gruppo Famiglie Adottive  (Responsabile Katia Mallarino), Comunità di Sant’Egidio (Responsabile Vito Raimondo), Gruppo Famiglie Affidatarie (Responsabile Flavia Morina) e Casa di Ismail (Responsabile Tindaro Bellinvia). Si tratta di un gruppo che opera già da tempo sul territorio in modo compatto e che ha poi deciso di coinvolgere tutte le realtà che nel comprensorio si occupano a vario titolo di accoglienza, integrazione e sensibilizzazione all’accoglienza, costituendo un “Comitato di Promozione della Cultura dell’accoglienza”. Fondamentale l’apporto di Maria Concetta Santamaria che ha fatto da collante. Sono state quindi coinvolte altre realtà quali le Suore “Figlie di Maria Ausiliatrice” e “La Casa di Francesco” di recente costituzione e presente all’ingresso dell’Oratorio con un colorato banchetto informativo.

Il primo intervento è stato quello di Santino Tornesi, Direttore dell’Ufficio Migrantes di Messina, il quale si è soffermato sulla questione dei migranti nel Paese ed in particolare nel nostro territorio, un fenomeno che va analizzato bene e che sta dividendo il Paese. Servendosi di slide Tornesi ha illustrato con dovizia di particolari, dati e cifre, che “il fenomeno immigrazione non è, come si vuol far credere, un problema bensì una vera e propria risorsa, dal punto di vista del lavoro a quello della natalità. A Barcellona Pozzo di Gotto c’è una percentuale del 6 per cento che raggiunge addirittura l’8 per cento nella vicina Terme Vigliatore. Informarsi è fondamentale per comprendere”.

A seguire la relazione di Alessandro Campo, avvocato, che ha impostato tutto il suo intervento sulla “percezione negativa del migrante” che si vuole far passare e che purtroppo fa spesso presa sui cittadini. “In questo disegno rientrano tutte le azioni che portano ad impedire la regolarizzazione degli immigrati che non avendo diritti acquisiti si trovano nelle condizioni di essere additati, accusati, isolati. Non corrisponde assolutamente al vero che sia aumentato l’insicurezza nel Paese anzi tutt’altro: dai dati del Viminale si nota chiaramente come oggi l’Italia sia più sicura di alcuni anni addietro. Medesima cosa i reati che a livello percentuale sono uguali fra quelli commessi da immigrati e quelli perpetrati da nostri connazionali”.

Molto interessante anche l’intervento di Mohamed Moutawakkil, mediatore culturale, che è sceso nei particolari del famigerato “Decreto Sicurezza” e ha illustrato le grosse lacune dello stesso in fatto di costituzionalità. Ha inoltre raccontato la sua esperienza in un patronato a contatto con varie umanità e relative problematiche. Vito Raimondo della Comunità di Sant’Egidio ha snocciolato alcuni dati statistici dimostrando che non esiste una invasione di immigrati, aggiungendo inoltre che “probabilmente il fenomeno migranti porterà un giorno a risolvere il problema della povertà del mondo”.

A questo punto, dopo la proiezione di un video racconto, un momento molto commovente è stato quello delle testimonianze di rappresentanti degli Sprar della zona che hanno letto storie di migranti che non se la sentivano di raccontarle in prima persona, e di alcuni ragazzi immigrati che si trovano in queste strutture. Racconti di vita, di dolore ma anche di tanta speranza; sono state recitate alcune poesie ed erano palpabili l’emozione e la commozione nel pubblico presente in teatro.

Molto incisive, infine, le conclusioni a cura di Padre Gregorio Battaglia dei Carmelitani di Barcellona Pozzo di Gotto: “Restiamo umani sono le parole scelte dagli organizzatori per presentare questo incontro e per fortuna leggiamo le stesse parole su un giornale che non leggo da tempo – ha affermato Padre Gregorio, mostrando una copia di ‘Avvenire’, così proseguendo – ed anche ‘Il Manifesto’ a Barcellona non arriva perché non c’è nessuno che lo legge… (applausi)”. Un inizio scoppiettante con quella proverbiale pacatezza dell’eloquio di Padre Gregorio, che però ha la forza di un uragano, che così prosegue: “Prigionieri delle nostre paure siamo incapaci di sognare. In realtà i migranti ci danno una possibilità per vincere le nostre paure e poter così tornare a sognare. Tutti insieme dobbiamo usare questi aggeggini moderni per chattare, twittare, con i governanti facendo loro sentire la nostra voce. Basta con le ‘flebo Salvini’ dei canali Rai e di La7. La Parola di Dio di questa domenica tratterà della Grazia che nel termine dal quale viene tradotta è ‘Accoglienza’; Gesù parlava a Nazareth di questo e fu ritenuto dai più un malato da curare. Questo è significativo… non serve aggiungere altro. Grazie per questa serata, sia l’inizio di un percorso da fare tutti insieme e non un evento fine a sé stesso”.

Questa la dettagliata cronaca di una serata perfettamente organizzata e che ci riconcilia con il nostro “esser umani” per… Restare Umani e ricordare sempre che siamo tutti fratelli sotto questo cielo, e se mai vi fosse un “diverso” questo sarebbe solo colui che ignora quella grande Verità che chiamiamo Amore.