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Tre splendide medaglie per gli atleti barcellonesi della Tiger’s Den Barcellona diretta dai fratelli Giuseppe e Fabio Sottile al Dracula Open e al Serbian Open, svoltisi rispettivamente a Bucarest, questo fine settimana, e a Belgrado il fine settimana scorso.

Ad aggiudicarsi la medaglia di bronzo con la nazionale italiana al difficilissimo Open di Serbia, il giovane talento Tiger’s Den, Giuseppe Foti che, nella categoria Senior 58 kg, sbaraglia ben tre avversari, perdendo la semifinale contro l’atleta del Kazakistan, nonostante due round finiti in parità, in un combattimento equilibratissimo.

I due bronzi al femminile al Dracula Open di Bucarest, invece, sono stati conquistati dalla marocchina Nouhaila Ammour nella categoria senior 73 kg, la quale, dopo aver battuto l’atleta della nazionale USA, si arrende contro la fortissima atleta tedesca, Alema Hadzic, e dalla giovanissima Clio Sottile che, nella categoria cadetti 55 kg, dopo aver vinto agevolmente il primo incontro, è costretta ad arrendersi contro la più esperta e matura avversaria olandese, prima nel ranking della categoria.

Non arrivano al podio, invece, gli altri 5 componenti del team giallonero, tra cui lo stesso Giuseppe Foti, che, dopo aver vinto il primo incontro, esce ai quarti contro il brasiliano Pedro Silva, in un incontro tiratissimo, finito in parità e condizionato da una eclatante indecisione arbitrale. Ottima la prestazione dello junior Simone Chiofalo, che, dopo una spettacolare vittoria nel primo incontro, si vede sfuggire di un soffio il podio, perdendo di misura al secondo incontro. Bene il ritorno in gara di dei veterani Michele Fugazzotto e Tindara Puliafito. Completa la squadra il piccolo Nino Perroni, al suo esordio internazionale.

Esprime soddisfazione il Maestro Giuseppe Sottile: “Sono contento del risultato dei ragazzi, anche se potevamo ottenere di più, soprattutto con Peppe Foti e Simone Chiofalo. In vista dei campionati italiani che si terranno a Torino dal 2 al 4 dicembre, la valutazione complessiva è comunque molto positiva anche per gli atleti che non sono andati in medaglia, qualcuno dei quali deve ancora rientrare in categoria. Una sola nota di dispiacere in merito a queste competizioni internazionali: pesa come un macigno la mancanza degli atleti russi.

Nell’antichità, durante i giochi olimpici, venivano sospese le guerre in tutta la Grecia. Il mondo dello sport dovrebbe essere impermeabile alle guerre volute dai potenti della terra”.