Condividi:

È ripreso da qualche giorno l’abbattimento dei Pinus Pinea in Piazza San Sebastiano e Legambiente del Longano chiede  espressamente chiarezza per i cittadini, in considerazione del fatto che gli alberi in città costituiscono un importante patrimonio ecologico, in funzione dell’equilibrio dell’ecosistema.

Legambiente del Longano insiste sul diritto dei cittadini ad avere maggiori e dettagliate informazioni  su quanti alberi, quali, dove e per quali ragioni debbano essere abbattuti e che siano chiarite le tempistiche dei tagli e delle sostituzioni.

A causa delle piogge autunnali un albero nel 2015 è caduto sulle case con il serio rischio di provocare danni a persone o cose. Da questo episodio è derivata la scelta di abbattere gli alberi che costituissero un pericolo per l’ incolumità. Nel corso degli anni, gli alberi sono stati  piantati a scaglioni.

“Molti di questi presentavano dei potenziali rischi , altri risultavano pericolosi perché, in passato, sono stati piantumati senza tener conto del loro sviluppo dal punto di vista della chioma nonché dell’apparato radicale.”

Per questi motivi Legambiente del Longano ha sempre richiamato l’attenzione delle Amministrazioni, sulla necessità costante di sopralluoghi e monitoraggi, in un’ottica di precauzione.

“Purtroppo il sito in cui insistono gli alberi negli anni si è dimostrato non idoneo a tale essenza arborea, come del resto la cattiva gestione del verde il più delle volte praticata da persone poco competenti che hanno reso la già difficile vita degli alberi molto più vulnerabile. Pertanto, la pessima gestione con tagli che ne hanno provocato sbilanciamento , taglio di radici, e altro ancora che li hanno trasformati in pericolo pubblico.”

“Proprio per questo all’attuale sindaco come agli altri candidati nel 2015 avevamo mandato un vademecum di punti da tenere in considerazione per una gestione ottimale della cosa pubblica tra cui la creazione presso la casa comunale di un regolamento. “È’ di fondamentale importanza che il Comune di Barcellona Pozzo di Gotto si doti di un regolamento del verde che disciplina gli interventi sul verde pubblico e privato. Come testimoniato nel corso delle varie iniziative di denuncia intraprese dall’associazione, la sua applicazione pratica lascia però ancora molto a desiderare, sia per la mancanza di controlli che per la scarsa conoscenza da parte dei cittadini e forse anche del personale comunale. A volte le stesse ditte incaricate dalle amministrazioni comunali eseguono inoltre interventi espressamente vietati . Per una corretta gestione del patrimonio verde è perciò necessaria l’istituzione di un servizio unico che si occupi della gestione del verde e che abbia perciò le necessarie competenze. Assieme a questo è necessaria un’opera di informazione ai cittadini sulle corrette modalità di gestione del patrimonio verde e sulle sanzioni previste per interventi che vanno a compromettere tale patrimonio, ma non solo: si rende necessaria anche un’opera di formazione dei “manutentori”, in particolare modo le ditte esterne che eseguono interventi sul patrimonio pubblico devono dimostrare di avere le conoscenze specifiche per effettuare interventi corretti sul verde.”

Stando così le cose, l’abbattimento e la sostituzione con alberi adatti alle esigenze, si è  resa quasi necessaria e la stessa Legambiente Longano lo ammette “con immenso dolore”.

“Non bisogna dimenticare che gli alberi sono degli esseri viventi e come tali necessitano di un ambiente adatto, di cura per poter crescere tanto da rappresentare un’oasi di verde per una città caotica come può esserlo Barcellona Pozzo di Gotto. È giusta, corretta ed indispensabile un’adeguata conoscenza in materia affinché il lavoro di piantare alberi non venga trasformato volutamente in uno strumento di propaganda che non ha nulla a che vedere con l’aspetto tecnico scientifico e con le esigenze di cui hanno davvero bisogno questi esseri viventi.”

Affinché il taglio degli alberi non rimanga un intervento sterile e circoscritto ad una necessità, Legambiente del Longano invita il sindaco a fermare il taglio dell’ ultimo esemplare di Pinus Pinea come più volte sottolineato, come albero della memoria finalizzandolo da esempio e punto di partenza alla realizzazione di uno studio specifico per valutarne il reale rischio di tutte le alberature che insistono nel comune di Barcellona Pozzo di Gotto, dividendo in rischio basso, medio e alto e successivamente redigere uno studio di fattibilità che prevede il taglio degli alberi solo ed esclusivamente su sede classificati a rischio alto e la sostituzione con alberi compatibili con la presenza urbana.

“Si invita altresì a riprendere quanto avviato in precedenza relativamente al censimento degli Alberi Monumentali il tutto finalizzato a sgomberare il campo da equivoci, fraintendimenti e speculazione gratuita.”