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Riceviamo e pubblichiamo con piacere una nota dell’Esperto del sindaco per il Teatro comunale ‘Placido Mandanici’ di Barcellona Pozzo di Gotto, il M° Alberto M. A. Munafò, il quale esprime il proprio punto di vista, certamente condivisibile, riguardo Cultura, Teatro, scendendo nello specifico della ‘situazione barcellonese’ e soffermandosi sulle recenti dichiarazioni del consigliere comunale Bongiovanni.

“Apprendo da un articolo sulla stampa locale di oggi che per il Capogruppo del PD di Barcellona Pozzo di Gotto, David Bongiovanni: <<…è inaccettabile che in un momento di difficoltà finanziaria si stanzino 200 mila Euro per gli spettacoli teatrali…>>.

Questa frase è la più formidabile riprova della crisi culturale, sociale, di valori che sta distruggendo il nostro paese e la nazione tutta, e mi fa comprendere come il mio lavoro di esperto per la valorizzazione del teatro sia molto più gravoso di quanto non avessi immaginato prima.

Mentre in tutti i paesi del mondo, dunque, Cina compresa, la cultura rappresenta il principale e imprescindibile volano di sviluppo sociale ed economico, a Barcellona Pozzo di Gotto viene vista come una inutile spesa, addirittura “inaccettabile” e si cerca di togliere decine di migliaia di euro al capitolo ad essa riservato con la motivazione che tanto con qualche spettacolo in meno si può campare lo stesso.

Senza scomodare Berlino, New York, Londra, Parigi, ma nemmeno Milano, Roma o Venezia, basterebbe informarsi sulle vicine Catania o Palermo per verificare come i teatri abbiano bilanci di 15, 20, 30 milioni di Euro, altro che 200 mila Euro.
I teatri nostri cugini per una sola recita spendono più di quanto noi abbiamo a disposizione per tutta la stagione, e addirittura questa cifra viene considerata eccessiva dalla sinistra, che teoricamente dovrebbe essere custode della cultura (…).

Vedete, non basta dire:
– che la cultura è fondamentale per un popolo civile;
– che è garantita dalla Costituzione (che le conferisce rango pari a quello di tutti gli altri diritti);
– che ogni euro speso in cultura genera ricadute economiche sul territorio per oltre 2 Euro e mezzo (quindi non è una spesa ma un eccellente investimento);
– che il tessuto sociale muta notevolmente e che c’è sviluppo principalmente attraverso la cultura, lo spettacolo, la bellezza;
– che ogni paese avanzato del mondo (e ogni città importante del mondo) è sede di un prestigioso teatro, che rappresenta la cifra dell’autorevolezza di quel luogo;
– che il teatro è utile ad aprire le menti, a generare interesse, curiosità, ragionamento, a porsi domande e cercare risposte;
– che la cittadinanza, a maggior ragione in un periodo come quello che stiamo vivendo, può venire a teatro e riempirsi gli occhi e le orecchie di stupore, bellezza, incanto e trascorrere alcune ore liete, per tornare a restituire ciò che ha avuto in termini di felicità, benessere, armonia, equilibrio;
– che il comparto della cultura dà lavoro a centinaia di migliaia di famiglie che vivono di questo lavoro;

Il punto è che l’arte è il motivo per cui valga la pena vivere in un mondo così grigio e ingiusto, è il fondamento delle civiltà.
Noi siamo la culla della civiltà, del belcanto, la patria di Dante, Michelangelo, Raffaello, Verdi, Puccini, la sede del più antico Parlamento d’Europa, ma troppo spesso dimentichiamo tutto ciò, per tornare quegli esseri primitivi per i quali i bisogni sono mangiare e dormire.

Ringrazio il Consiglio Comunale e l’Amministrazione per aver tenuto duro sul punto e mantenuto lo stanziamento.

Vi lascio con due bellissime citazioni di Platone sulla musica e che questo nuovo anno possa illuminare le menti dei governanti:

Se volete conoscere un popolo, dovete ascoltare la sua musica.
(Platone)

La Musica è una l​egge morale: essa dà anima all’Universo, ali al pensiero, slancio all’immaginazione, fascino alla tristezza, impulso alla gioia e vita a tutte le cose. Essa è l’essenza dell’ordine ed eleva ciò che è buono, giusto e bello, di cui è la forma invisibile, ma tuttavia splendente, appassionata ed eterna.
(Platone).