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Oggi è stata depositata alla Presidenza del Consiglio Comunale una mozione firmata dai consiglieri comunali Bucolo, Grasso, Ilacqua, La Rosa, Mirabile, Nania, Pino Gaetano, Scilipoti, Scolaro, Perdichizzi, Pirri sulla tassa di occupazione del suolo pubblico.

Nel Decreto Rilancio in pubblicazione sono previste misure a sostegno delle imprese colpite dal Covid-19 tra le quali l’esenzione della tassa di occupazione suolo pubblico fino al 31 ottobre 2020 e altre semplificazioni.

Con la mozione i consiglieri firmatari impegnano l’Amministrazione: “a predisporre quanto sia necessario al fine di rendere immediatamente percepibili agli interessati le procedure per beneficiare di quanto normativamente disposto, pubblicare specifico avviso sul sito Internet del Comune, notiziando le testate giornalistiche e adottando ogni ulteriore iniziativa che sia necessaria, predisporre apposito elenco delle domande più ricorrenti, (FAQ), che l’utenza potrebbe sottoporre agli uffici per realizzare gli interventi oggetto della semplificazione, verificare ogni percorso normativo e regolamentare, che sarà possibile intraprendere, al fine di prolungare l’esenzione per ulteriori mesi e indicare le modalità per ottenere il rimborso della tassa qualora già versata”.

In sostanza i firmatari ritengono essenziale fornire agli operatori commerciali della città in modo chiaro e veloce tutte le informazioni necessarie a sfruttare al meglio le possibilità, consentendo agli stessi di organizzarsi e di ridurre al massimo i tempi di realizzazione degli interventi riducendo al minimo la burocrazia e ottenendo celermente la restituzione delle somme già versate.

Ecco nel dettaglio il testo della mozione proposta dai consiglieri comunali: 

“Al Presidente del Consiglio, Dott. GIUSEPPE ABBATE

I sottoscritti consiglieri comunali
premesso che
Il testo del c.d. Decreto Rilancio, in via di pubblicazione, all’ art.187-bis, rubricato “ Sostegno delle imprese di pubblico esercizio”, prevede “1. Anche al fine di promuovere la ripresa delle attività turistiche, danneggiate dall’emergenza epidemiologica da COVID-19, le imprese di pubblico esercizio di cui all’articolo 5 della legge 25 agosto 1991, n. 287 titolari di concessioni o di autorizzazioni concernenti l’utilizzazione del suolo pubblico, tenuto conto di quanto stabilito dall’articolo 1, comma 3-quater, del decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162, convertito con modificazioni dalla legge 28 febbraio 2020 n.8, sono esonerati fino al 31 ottobre 2020 dal pagamento della tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche di cui al Capo II del decreto legislativo 15 novembre 1993, n. 507 e dal canone di cui all’articolo 63 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446. 2. A far data dallo stesso termine di cui al comma 1 e fino al 31 ottobre 2020, le domande di nuove concessioni per l’occupazione di suolo pubblico ovvero di ampliamento delle superfici già concesse sono presentate mediante istanza all’ufficio competente dell’Ente locale, con allegata la sola planimetria in deroga al decreto del Presidente della Repubblica 7 settembre 2010, n. 160, per via telematica, in deroga alla normativa in materia di imposto di bollo di cui al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642. 3. Ai soli fini di assicurare il rispetto delle misure di distanziamento connesse all’emergenza da COVID-19, e comunque non oltre il 31 ottobre 2020, la posa in opera temporanea su vie, piazze, strade e altri spazi aperti di interesse culturale o paesaggistico, da parte dei soggetti di cui al comma 1, di strutture amovibili, quali dehors, elementi di arredo urbano, attrezzature, pedane, tavolini, sedute e ombrelloni, purché funzionali all’attività di ristorazione, non è subordinata alle autorizzazioni di cui agli articoli 21 e 146 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42. 4. Per la posa in opera delle strutture amovibili di cui al comma 3 è disapplicato il limite temporale di cui all’articolo 6 comma 1, lettera e-bis, del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380. 5. […].
Ritenuto che
* la norma in commento esonera dal pagamento della TOSAP le imprese di pubblico esercizio di cui art. 5 della legge n. 287 del 1991, titolari di concessioni o di autorizzazioni di suolo pubblico a partire dal 1° maggio fino al 31 ottobre 2020;
* a decorrere dal primo maggio e fino al 31 ottobre 2020, le domande di nuove concessioni per l’occupazione di suolo pubblico ovvero di ampliamento delle superfici già concesse sono presentate in via telematica, allegando la sola planimetria in deroga al D.P.R. n. 160 del 2010 (Regolamento per la semplificazione e il riordino della disciplina sullo sportello unico per le attività produttive):
conseguentemente, non è dovuta l’imposta di bollo di cui al decreto del D.P.R. n. 642 del 1972;
il comma 3 esonera gli esercenti le attività di cui all’art. 5 della legge n. 287 del 1991 dall’obbligo di richiedere le autorizzazioni di cui all’art. 21, concernente gli interventi soggetti ad autorizzazione, e all’art. 146, relativo alle autorizzazioni attinenti la gestione dei beni soggetti a tutela, del Codice dei beni culturali e del paesaggio;
il successivo comma 4 stabilisce che per la posa in opera delle strutture amovibili di cui al comma 3 è disapplicato il limite temporale di cui all’art. 6 comma 1, lettera e-bis), del D.P.R. n. 380 del 2001. Quest’ultima norma, in particolare, dispone che le opere dirette a soddisfare obiettive esigenze contingenti e temporanee e a essere immediatamente rimosse al cessare della necessità e, comunque, entro un termine non superiore a 90 giorni, previa comunicazione di avvio lavori all’amministrazione comunale.

Considerata
– l’assoluta urgenza di predisporre, nel minor tempo possibile, quanto necessario al fine della concreta applicazione delle norme richiamate ed in corso di pubblicazione;
– la necessità di dare risposte certe agli esercenti ed in tempi celeri, affinché gli stessi possano organizzarsi in modo idoneo e tempestivo;
– l’opportunità di fornire informazioni chiare e precise in merito;
propongono
al Consiglio comunale la seguente
mozione
impegnare l’Amministrazione a predisporre quanto sia necessario al fine di rendere immediatamente percepibili agli interessati le procedure per beneficiare di quanto normativamente disposto;
pubblicare, dunque, specifico avviso sul sito Internet del Comune, notiziando le testate giornalistiche e adottando ogni ulteriore iniziativa che sia necessaria;
predisporre apposito elenco delle domande più ricorrenti, (FAQ), che l’utenza potrebbe sottoporre agli uffici per realizzare gli interventi di cui alla succitata normativa;
verificare ogni percorso normativo e regolamentare, che sarà possibile intraprendere, al fine di prolungare l’esenzione per ulteriori mesi;
indicare le modalità per ottenere la restituzione e/o la compensazione delle somme già versate”.