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Una comunità colpita nel cuore e nella mente da ieri pomeriggio alle 17, con due boati e le notizie e le prime immagini che si rincorrevano sui social e nelle Tv nazionali. Un esplosione terrificante nella fabbrica di giochi pirotecnici Costa tra contrada Cavalieri e Femminamorta, ha fatto subito pensare ad una catastrofe di vite e la distruzione della fabbrica.  

Il bilancio fin dalle prime ore è stato drammatico da 3 morti, nell’ultimo bollettino si è arrivati a cinque vittime e due feriti gravi trasferiti in elisoccorso negli Ospedali di Catania e Palermo.

La prima vittima accertata è stata Venera Mazzeo, 71 anni. Al momento il figlio Nino Costa è uno dei feriti ustionato, tentando di salvare la vita alla madre.

Il più giovane delle vittime risulta Vito Mazzeo, 23 anni. Durante le ricerche giunte fino alla mezzanotte, verso le 18.3o viene estratto vivo il 39enne Mohamed Taeher, muore all’arrivo al ‘Fogliani’ di Milazzo. Sgomento e rabbia quando giunge anche la conferma di un altra giovane vittima Giovanni Testaverde, 34 anni di Merì.

L’ultima vittima accertata è del 36enne Fortunato Porcino di Barcellona PG. I feriti sono stati trasportati per un primo intervento all’ospedale ‘Cutroni Zodda’, con mezzi di fortuna. Nella zona dell’esplosione ci sono state scene di dolore e panico, sono accorsi parenti e amici della famiglia Costa. Le persone sono state tenute a distanza dal luogo dell’esplosione dove ci sono ancora fiamme che i vigili del fuoco stanno spegnendo.

Da diverse generazioni la famiglia Costa produce fuochi d’artificio di prima, seconda e terza categoria e organizza anche spettacoli pirotecnici per privati o enti pubblici.

Si indaga sulle dinamiche che hanno causato la strage, anche se con molta probabilità, la tragedia sarebbe stata avviata da una scintilla provocata dai lavori che stava eseguendo la ditta esterna che si occupava della sistemazione dei cancelli. Una delle ipotesi al vaglio, fa pensare ad una ‘scheggia maledetta’ arrivata sul materiale altamente infiammabile presente in loco scaturendo l’incendio e le conseguenti esplosioni nella fabbrica di Femminamorta.

Il procuratore Emanuele Crescenti ha dichiarato: “Stiamo cercando di fare il punto della situazione che presenta diversi aspetti da chiarire. Nella notte si e’ trattato soprattutto di lavorare per mettere in sicurezza il sito da parte dei vigili del fuoco e del Genio militare”.

Inoltre il magistrato ha confermato che gli operai stavano sistemando dei cancelli quando è avvenuta l’esplosione che ha interessato prima un locale e poi altri della fabbrica. Un’esplosione – ha detto – “causata anche da una poca attenzione”.

Uno scenario drammatico quanto visto ieri dai primi soccorritori, fino all’arrivo sul posto di cinque unità dei Vigili del Fuoco di Milazzo, Carabinieri, Polizia, volontari di Protezione Civile del Club Radio Cb e della Croce Rossa Italiana. Nel durante la Polizia Municipale regolava il traffico e gli accessi alla strada per Femminamorta lungo la via Nazionale 113.

Sul terribile caso per arrivare a comprendere le cause e le dinamiche effettive della tragedia, la Procura di Barcellona Pozzo di Gotto ha avviato da subito un’inchiesta per strage colposa contro ignoti. Infine per tutta la notte sono continuati i sopralluoghi, proseguiti nella mattinata di oggi.

Intanto si fanno sempre più numerosi gli attestati di vicinanza e dolore anche sui principali social network, che si stringono attorno all’atroce destino di diverse famiglie distrutte.

Dopo le prime reazioni dal mondo della politica e dell’associazionismo giunte nella serata di ieri, anche il Consiglio Comunale della città del Longano si fa sentire, chiedendo il lutto cittadino: “La Presidenza e il consiglio comunale tutto si stringono attorno alle famiglie delle vittime della tragedia di Femminamorta. Chiedere il lutto cittadino è l’azione istituzionale che si è ponderata in queste ore per ricordare i nostri concittadini morti sul lavoro. Un pensiero a chi ancora lotta tra la vita e la morte, tra i feriti e i dispersi. Siamo in costante contatto con le autorità per avere aggiornamenti e monitorare la situazione. Un ringraziamento, a nome del consiglio comunale, va a tutte le forze dell’ordine coinvolte nelle operazioni di soccorso e messa in sicurezza dello stabile e della zona, al personale sanitario e del palazzo comunale per aver gestito con professionalità e senso civico la nottata trascorsa, evitando pericoli per l’incolumità pubblica. Barcellona si stringe accanto ai suoi eroi morti sul lavoro”. Queste le parole di Giuseppe Abbate del Presidente del Consiglio Comunale di Barcellona Pozzo di Gotto.