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Riceviamo in redazione e pubblichiamo integralmente una nota a firma del Curatore dell’Archivio Nino Pino Balotta nonché Presidente della Pro Loco “Nomos di Manno” Nino Costa, riguardo lo scritto del Prof. Carmelo Aliberti su Nino Pino pubblicato nei giorni scorsi sulla nostra Testata.

“Gentile Dott. Alfredo Anselmo, buon giorno.
La disturbo a causa di una biografia di Nino Pino Balotta apparsa sul vostro giornale on line “OraWebTv” scritta dal Prof. Carmelo Aliberti.
Vorrei fare notare al Prof. Aliberti che nella biografia sono presenti diverse lacune ed imperfezioni. Ad es. “La sua fama di coraggioso antifascista incominciò a crescere, fino a diventare per il mondo operaio della sua città, e dell’intero territorio, un punto di riferimento ideale. In un ambiente estremamente conservatore e molto legato all’istituzione ecclesiastica (che, però, era viva nel cuore della gente), nel 1947, durante una processione del Santo Patrono della Città del Longano, Nino Pino aggredì violentemente il prete celebrante per un gesto lesivo della dignità dei parrocchiani. Per tale suo atto. Pino subì la prigione, ma ciò aumentò la sua popolarità, tanto che l’anno successivo, nel 1948, fu eletto deputato al Parlamento Nazionale come indipendente di sinistra nella lista del PCI. Con un vasto consenso popolare.”

Tali affermazioni non corrispondono al vero e lo dico per via dei documenti presenti nell’archivio che ho l’onore di custodire.
1) la vicenda della processione non comportò affatto l’arresto di Nino Pino. I fatti furono diversi, lo schiaffo fu dato a seguito delle presunte provocazioni di padre La Rosa che dette i pugni sull’auto del Pino il quale aveva attraversato la strada in una interspazio apertosi nella processione.
2) Altra imperfezione o dimenticanza é che l’arresto del prof. Pino fu eseguito, insieme a ben 26 compagni, in conseguenza dei provvedimenti giudiziari a seguito dei Moti di Barcellona del 2 gennaio 1948.
3) Il Pino si presentò alle elezioni politiche, come indipendente, su proposta del Partito Comunista e da questo fu sostenuto in tutta la Sicilia orientale per volontà di Togliatti.
Tralascio altre informazioni vaghe che vi sono su aspetti relativi alla crescita culturale e politica del Pino di cui si sono dette tante cose ammantate di ideologia non giustificata dalle notizie imprecise
che si danno.

Con questo scritto auspico che si faccia maggiore cautela nello scrivere su Nino Pino e confermo il mio impegno affinchè, superato questo periodo di emergenza, si possa fare opera concreta per dare alla luce tutta la documentazione da me custodita unitamente a quella posseduta dall’Università di Messina e dall’Istituto Gramsci siciliano.
Cordialmente, Nino Costa (Curatore dell’Archivio Nino Pino Balotta e Presidente Pro Loco “Nomos di Manno”).”