Condividi:
La città di Barcellona Pozzo di Gotto si appresta a vivere la sua seconda Settimana Santa consecutiva senza le storiche e tradizionali varette del Venerdì Santo.
Un momento di fede, tradizione, aggregazione, devozione che la pandemia ha inesorabilmente fermato. Così, niente processione dei due gruppi statuari di Barcellona e Pozzo di Gotto e niente canto della Visilla. Alle tradizioni del Venerdì Santo la città del Longano è visceralmente legata. In questo contesto, nasce l’idea della Consigliera Comunale del gruppo #Noicisiamo, Antonella Lepro. La proposta è stata lanciata al sindaco Pinuccio Calabrò. “Nell’approssimarsi delle festività Pasquali, nemmeno quest’anno, per la crisi pandemica, sarà possibile vedere le due, uniche in Italia, processioni, con le ventisei Varette costituite da sculture ispirate ad opere d’arte rinascimentali e barocche, accompagnate dai “Giudei”, con il loro elmo sormontato da penne di pavone, con il loro famoso e spettacolare “cambio” – scrive la consigliera – Non potremo godere dei canti, una tra tutte la “Visilla” , canto polivocale basato sul testo della Vexilla Regis del poeta latino Venanzio Fortunato, che viene intonato dietro gran parte dei gruppi scultorei durante la Via Crucis. Per questo ho proposto al Sindaco Pinuccio Calabrò, qualora lo ritenesse opportuno, di riproporre per il prossimo Venerdì Santo un servizio di filodiffusione musicale per le vie del Centro Città, in cui vengano intonati i canti che in tempi normali accompagnavano le nostre Varette, (Visilla, Lu venneddì di marzu, etc etc)”.