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I consiglieri del Gruppo Città Aperta, Antonio Mamì, Raffaella Campo e Gabriele Sidoti, si sono recati oggi presso il centro vaccinale presso il PTA dell’Ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto per verificare l’andamento della campagna vaccinale e verificare la presenza di eventuali problematiche che impediscono un incremento del numero di vaccinazioni giornaliere effettuate.

Accolti dal responsabile del centro, Dott. Genovese, e dalla dirigente dell’Ospedale, Dott.ssa Laquidara, si è potuto immediatamente rilevare l’impegno con il quale i medici ospedalieri, gli amministrativi e i volontari presenti portano avanti la campagna vaccinale, cercando di fare il meglio possibile per incrementare il numero di vaccinazioni giornaliere e dando la loro disponibilità anche ad ampliare la propria presenza in modo da coprire un numero maggiore di ore come già avvenuto. Questo sforzo è però rallentato da alcuni colli di bottiglia che andrebbero rimossi nel più breve tempo possibile.

Una prima significativa problematica riguarda gli amministrativi, che non sono in numero sufficiente ad affrontare la mole di richieste anche a causa dei contratti ridotti a 35 ore che non permettono di coprire tutte le esigenze e di raggiungere la massima potenzialità vaccinale giornaliera di 800/1000 vaccini per giorno, visto e considerato che l’orario di apertura standard è limitato a 6 ore: dalle 8 alle 14. L’incremento del numero degli amministrativi, sia trasferendoli da altre strutture territoriali (es. USCA) sia da altri hub già ampiamente forniti (es. Fiera di Messina), consentirebbe di aumentare l’orario di apertura del centro fino a 12 ore e quindi il numero dei vaccini somministrati.

Eventuali carenze potrebbero essere coperte anche da personale volontario che sarebbe di facile reperibilità tra le tante realtà associative della città.

“Un secondo problema attiene al sistema di prenotazione che, per il centro in questione, impedisce un numero di prenotazioni giornaliere superiore alle 100 unità, di fatto limitando moltissimo la capacità di vaccinare, che è tanto maggiore quanto più sono i soggetti che arrivano al centro già prenotati, con la documentazione compilata, e che quindi più speditamente possono essere serviti.

Si è infine rilevato che l’attuale sistema di vaccinazione non procede per target giornalieri, ma si limita a vaccinare chi si prenota e chi si presenta soltanto entro le fasce previste, impedendo quindi di raggiungere obiettivi più elevati. Sarebbe quindi necessario consentire di ampliare le fasce vaccinabili una volta esaurite le prenotazioni e le richieste dei soggetti presenti e appartenenti alle fasce più a rischio, in modo da evitare che, come già succede, siano disponibili vaccini ma non persone da vaccinare.

In questo senso i Consiglieri informano la cittadinanze che ogni giorno, a fine turno, sulla base delle dosi già diluite ma non somministrate (nel numero massimo di 5) vengono effettuate vaccinazioni anche a soggetti fuori fascia, se non residuano altre persone da vaccinare.

I Consiglieri sollecitano quindi l’ASP e il Commissario Straordinario Firenze affinché si ponga pronto rimedio alle criticità rilevate, consentendo al centro di Barcellona Pozzo di Gotto di diventare a tutti gli effetti “Hub Vaccinale” dotandolo delle unità operative che permettano di poter lavorare al meglio e raggiungere gli obiettivi previsti dal piano nazionale nel più breve tempo possibile.

Si chiede infine, per l’ennesima volta, una maggiore e migliore comunicazione al pubblico sul funzionamento e anche sulle problematiche della campagna di vaccinazione, visto e considerato che ad oggi è ancora fatto divieto ai responsabili di comunicare con l’esterno”.