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Il volume “Padre Paolo Maria Salerno a Barcellona Pozzo di Gotto. Aneddoti in Convalescenza” del Prof. Vito Natoli sarà presentato domenica 5 marzo 2023, alle ore 19.30, presso il Convento – Santuario Sant’Antonio di Padova di Barcellona Pozzo di Gotto. 

Dopo i saluti di Fra’ Francesco Furore e Fra’ Graziano Giuseppe Bruno e dell’Assessore Angelita Pino, interverranno la biografia Maria Torre, il prof. Alessandro Cocuzza, lo studioso Nino La Rosa, l’editrice Giulia Carmen Fasolo, la lettrice Graziella Rotuletti e la flautista Dominique Cicero.

Dalla prefazione del Prof. Tindaro Natoli:

<<In questo libro emerge la semplicità: vengono raccontati, degli aneddoti, delle storielle che a volte contengono particolari inediti o curiosi, che possono strappare anche un sorriso, ma il cui contenuto e forma rimangono essenziali e familiari. Queste brevi storie sono definite attraverso la metafora della “convalescenza”, cioè sono fragili e delicate come una persona che sta riacquistando le forze, perché riemergono dal passato con difficoltà, pochi sono i riferimenti temporali o a persone precise, sono ricordi difficilmente riordinabili, come lo stesso autore dice, alle volte sembrano delle immagini trasformate in quadretti; tuttavia, una volta riaffiorati ci si accorge di quanto essi siano importanti, di come pian piano si affermino – o di come siano stati ben assimilati – di quanto una persona speciale come Padre Paolo abbia lasciato il segno nella persona che lo ha incontrato o di tutti coloro che lo hanno incontrato. A questo punto i racconti cominciano ad essere condivisi, perché nella mente del lettore, abitante del quartiere ed affezionato al convento di Sant’Antonino, affiorano gli stessi ricordi oppure ricordi simili, o altri aneddoti legati al proprio vissuto e al ricordo di Padre Paolo, uno dei frati che tanto ha fatto per il convento e il quartiere, l’uno in un momento di ricostruzione e riaffermazione materiale e spirituale, conseguenza della soppressione degli ordini religiosi, l’altro in un momento di crescita e di sviluppo, sui quali nessun cittadino dovrebbe mai abbassare la guardia. Ecco quindi che gli aneddoti, le semplici “storielle” si trasformano in un racconto corale che si intreccia con la storia di un quartiere e in cui ogni abitante riscopre la propria identità e senso di appartenenza. Punto di partenza di questa storia sono la vita di padre Paolo e il convento, da secoli cardine della vita del quartiere e dove i frati francescani non solo hanno accompagnato i fedeli come delle guide, ma si sono messi in cammino con loro e a fianco a loro, in un percorso di condivisione. Questo è uno dei tanti insegnamenti che possiamo ricavare da Padre Paolo e dai suoi confratelli, un esempio che, sicuramente, chiunque frequenti il convento ha assimilato riportandolo poi nella propria vita e nelle proprie attività sociali. Quale migliore momento quindi, quello del giubileo, in cui anche con degli “Aneddoti in convalescenza” e attraverso un frate speciale, ricordiamo i quattrocento anni di presenza attiva, o di copresenza, dei discendenti del Poverello d’Assisi tra la gente di Sant’Antuninu.>>