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Solo 1 bambino su 4 va a scuola a piedi o in bici, meno della metà fa almeno un’ora di gioco di movimento al giorno, 2 su 5 passano più di due ore al giorno davanti alla TV o ai videogiochi.
“Wonderland Survivor nasce proprio con l’obiettivo di regalare ai nostri bambini un’esperienza unica che possa apportare loro benessere psico-fisico a lungo termine, facendogli riscoprire il bello di giocare immersi nella natura e insieme ad amici e compagni di gioco reali, con cui interagire. – così Domenico Rizzo, CEO di Wonderland srl spiega l’ultima idea nata per stupire i suoi piccoli ospiti – Come prima edizione è stata un successo. Ci siamo limitati a 25 ingressi per poterci misurare con questa nuova esperienza e capire se il format poteva funzionare, sia per i piccoli che per noi professionisti impegnati e devo dire che da ogni parte abbiamo riscontrato giudizi positivi. Sicuramente – ha aggiunto – ci saranno altre edizioni!”.
Interdipendenza tra persone e ambiente naturale, tra persone tra di loro significa guardare alla prospettiva sociale con occhi nuovi, atti a sedare un’emergenza in corso che richiede certamente stili di vita basate sull’alleanza uomo-natura e uomo-uomo proprio per favorire e incrementare la salute e il benessere dei bambini. Lo spiega bene Melania Nania, psicologa, specializzata in disturbi dell’apprendimento e autismo che a proposito dell’iniziativa conclusasi lo scorso 27 maggio presso la sede di Wonderland a Barcellona Pozzo di Gotto afferma: “Il fenomeno degli ultimi anni ha visto gli spazi esterni contrarsi e molti bambini prediligere altri tipi di gioco piuttosto che quelle le attività che, nell’infanzia, sono alla base del benessere fisico e psicologico. Oggi – ha aggiunto – si mangia di fretta, si dorme poco, si corre da un posto all’altro pur di rispettare tutti gli impegni presi, il telefono squilla continuamente, si perde l’occasione così di far abilitare le competenze emotive, sociale e relazionali dei nostri bambini nei confronti di ciò che è diverso da noi, impoverendo i sensi, i pensieri e persino l’immaginazione. Da qui, nasce l’importanza del ‘Far-fare’ esperienza dell’educazione all’aperto, costruendo un contatto con la natura, ricreando relazioni che negli spazi chiusi non riescono a esprimersi a pieno. Dare valore alla quotidianità: da qui è nato il format Wonderland Survivor. La natura offre ai più piccoli un senso di meraviglia e curiosità; ci si mette alla prova, potenziando autostima e senso di autoefficacia, affinando le autonomie e permettono una maggiore comprensione della nostra responsabilità di prenderci cura della terra, di se stessi e degli altri. La natura è maestra di calma, pazienza, rispetto, ordine e bellezza. – ha continuato la dott.ssa Melania Nania – In più, esperienze come questa ci consentono di dare ai bambini fiducia, di ascoltarli e di offrire loro una valida alternativa all’utilizzo dei dispositivi elettronici e alla dipendenza da cellulare. In casa Wonderland tutto è mosso dall’obiettivo di fare in modo che i processi di apprendimento siano guidati dalla motivazione intrinseca dei bambini e dei ragazzi che si esprime attraverso i giochi spontanei, le esplorazioni, le proposte di progetti ed esperienze reali che hanno alla base l’interazione con gli altri e la natura, favorendone una più sana ed equilibrata crescita. Esperimento certamente riuscito e da rifare!” – ha concluso la psicologa Melania Nania.
Wonderland Survivor si ripeterà il mese prossimo, esattamente il prossimo 23 giugno, e vedrà i bambini e i ragazzi, dai 6 ai 12 anni, sperimentare l’esperienza del campeggio, della notte in tenda, dello stare insieme, giocando e vivendo un’esperienza del tutto nuova.