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Nel complesso e infuocato dibattito politico di inizio agosto sulla questione Rifiuti e tassa Tari, si inserisce il consigliere comunale Angelita Pino, proponendo una sua analisi e delle possibili soluzioni attraverso un serio tavolo di confronto-dialogo sul tema sempre più attuale per la città del Longano. Terreno di scontro tra la giunta-maggioranza e l’opposizione riguardo soprattutto all’approvazione nelle scorse settimane in seno al Consiglio del cosiddetto Piano Tari.

“Ritengo doveroso intervenire in riferimento all’attuale problematica inerente alla nuove tariffe TARI, – scrive l’avv Pino – di recente approvate dal Consiglio comunale, per rilevare innanzitutto come del tutto superfluo ed improduttivo sia il disquisire in forma più o meno polemica su responsabilità varie, attuali e/o pregresse, ascrivibili alla precedente o alla nuova Amministrazione.

Andare a ricercare le responsabilità dell’impennata dei costi, – chiosa il consigliere del gruppo misto – così come arrogarsi il merito di un tentativo di redistribuzione dei carichi fiscali, non è di alcun giovamento per i cittadini nel momento in cui si troveranno di fronte al bollettino da pagare.

In particolare, a proposito della proposta di redistribuzione dei costi in favore delle fasce più deboli, mi permetto di rilevare che questa potrebbe in ogni caso rivelarsi una operazione tutt’altro che equa, – continua – e quand’anche priva di contenuto. Infatti, non vi è chi non veda quanto le fasce deboli si siano allargate in maniera allarmante negli ultimi anni: di conseguenza, una sensibile riduzione dei costi a favore di queste fasce comporterebbe un aumento insostenibile a carico delle altre categorie, fornendo a molti un alibi per giustificare l’evasione del tributo. Ed a voler tacere, inoltre, dell’indubbio pericolo di commistione tra fasce deboli e fasce meno deboli, a causa dell’inserimento nelle prime di soggetti abitualmente dediti all’evasione fiscale, e dunque risultanti con reddito basso, con conseguente rischio di confusione nell’individuazione di quelle famiglie che necessitano realmente del paventato sgravio fiscale.

Al contrario, tuttavia, una riduzione minima avrebbe tutto il sapore di una sterile operazione demagogica, di nessuna, reale utilità.

Tale impostazione, inoltre, agisce soltanto sulle evidenze congiunturali del problema, senza in alcun modo porsi nell’ottica di un reale miglioramento del servizio. Ritengo che sia più proficuo, invece, agire sulle cause strutturali della questione rifiuti, avviando da subito una seria campagna per la riduzione dei conferimenti. A tal uopo, faccio notare come la scelta di un preciso percorso (quello della raccolta differenziata), sia non più differibile, in quanto la stessa – se operata con criterio, proficuità e tatticismo – comporterebbe solo vantaggi, innanzitutto di carattere economico (contrazione dei costi e risparmio sulle tariffe), in quanto con essa si evita la saturazione delle “famigerate” discariche: meno rifiuti indifferenziati verranno smaltiti, infatti, tanto minori saranno i costi di smaltimento per la nostra comunità nei prossimi anni. I vantaggi, tuttavia, saranno anche e soprattutto di tipo ambientale, in termini di netto miglioramento del decoro urbano (si pensi solo alla riduzione dei contenitori presenti sul territorio per la raccolta indifferenziata), e di maggiore “salubrità” dell’ambiente, a vantaggio nostro e delle generazioni future.

A tal proposito, può essere utile guardare all’esperienza già attuata in diversi Comuni limitrofi, – evidenzia la Pino – ed a mero titolo esemplificativo cito, da ultimo, il Comune di Furnari, ed ancora il Comune di Spadafora, sul cui territorio la raccolta differenziata viene praticata dallo scorso gennaio con risultati più che soddisfacenti (da una verifica effettuata personalmente dalla sottoscritta), in termini di netta riduzione dei costi del servizio, nonché di notevole miglioramento del decoro urbano. Non v’è chi non veda, tuttavia, come tale percorso debba necessariamente essere preceduto da una sera campagna di sensibilizzazione alla raccolta differenziata, che passi attraverso inserzioni di stampa, manifestazioni pubbliche di informazione, attività formative presso le scuole, ecc…al fine di (ri)educare al senso civico ed all’amore per la nostra città, che purtroppo (e ne abbiamo tristi esempi ogni giorno) è andato quasi del tutto smarrito.

Faccio dunque appello a tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione, – conclude la nota – al fine di avviare un serio tavolo di confronto sulle soluzioni tecniche che possono essere adottate in tempi brevi per raggiungere questo importante risultato che, al di là di tutto, rappresenta una vera e propria battaglia di civiltà”.