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Successo di partecipazione per la Festa dell’Albero, la campagna di Legambiente, dedicata quest’anno ai cambiamenti climatici, svoltasi ieri mattina davanti all’Istituto comprensivo L. Capuana che ha visto impegnati i ragazzi di tutte le età, guidati dalle insegnanti e dal presidente dell’associazione del Longano Carmelo Ceraolo. Un’interessante giornata di ‘scuola all’aperto’, in cui sono stati piantati alcuni nuovi alberi lungo la Via degli studi e Via Giovanni Spagnolo negli spazi di ingresso a scuola. “Questa piccola azione simbolica, – dichiara il presidente dell’associazione – vuole essere un esempio concreto di rinascita e recupero di uno dei luoghi che nella nostra città ha particolarmente subito le conseguenze di eventi climatici inattesi, come quello avvenuto nel novembre  2011  o a ottobre  scorso nella frazione di Caldà”.

“Infatti – sottolinea Carmelo Ceraolo – quest’anno la Festa dell’albero è dedicata alla lotta ai mutamenti climatici, poiché è ormai evidente quanto gli alberi costituiscano una vera risorsa naturale contro il riscaldamento globale e come la loro presenza garantisca una risposta sicura ed efficace ai danni causati dalle attività umane”.

Ritenendo le aree verdi come spazi di socializzazione,come polmoni verdi, come argini al cemento, in definitiva, come indice della qualità urbana ed elemento necessario per uno sviluppo sostenibile, pertanto la riqualificazione e la piantumazione non hanno rappresentato un evento statico, bensì sono stati la cornice per la degustazione di prodotti tipici autunnali, grazie soprattutto alla partecipazione di  Fungaioli  Siciliani. I funghi e le castagne, sono stati per generazioni e generazioni, e continuano ad esserlo tutt’oggi, l’alimento principale delle popolazioni locali e i ragazzi oggi hanno potuto fare una festa della tradizione, un festival fortemente centrato sui temi dell’ambientalismo scientifico ma che ha voluto aprirsi con convivialità e freschezza a tutti i cittadini barcellonesi.

“La giornata di oggi ha avuto un duplice scopo avvicinare alla natura i più giovani, promuovendo in loro una nuova coscienza ecologica, e di rinnovare ed ampliare il patrimonio arboreo dello stato, con messa a dimora di nuove piante, nonché quello di  riprendersi uno spazio sempre occupato dalle automobili dove  i ragazzi hanno realizzato dei lavori con i prodotti della terra ed hanno allietato la giornata con degustazione e riscoperta di frutti antichi ormai sconosciuti ai più (corbezzoli , sorbe, mela anunca , carrube , giuggiole , melagrana etc..) e tante altre bontà che la nostra terra offre.

Occorre continuare, con più forza e consapevolezza, a promuovere la qualità ambientale del territorio, a tutelare e valorizzare la biodiversità, il paesaggio, le risorse culturali, a difendere la legalità, a spronare amministratori e cittadini a prendersi cura del proprio territorio e delle risorse disponibili, iniziando dalla scuola e dai bambini che rappresentano il futuro e che dovranno imparare a costruire un mondo all’altezza di sogni “ecosostenibili”.

Dobbiamo spingere i cittadini a conoscere e vivere il territorio con senso di responsabilità, – conclude Ceraolo – favorendo la coesione sociale, stimolando la collettività per l’adozione di stili di vita sostenibili, nell’ottica di un vero Progresso”.