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La Betaland Capo d’Orlando ottiene la quarta vittoria consecutiva, importantissima in chiave playoff, contro una Pasta Reggia Caserta mai doma che esce dal campo sconfitta a testa altissima per 74-71. Caserta lotta fino alla fine, ma la spunta la Betaland, che consolida il quarto posto a sette giornate dalla fine.

Betaland Capo d’Orlando – Pasta Reggia Caserta 74-71 (15-17; 36-36; 57-53)

Betaland Capo d’Orlando: Munafò ne, Galipò ne, Tepic 8, Iannuzzi 14, Laquintana 5, Nicevic ne, Delas 2, Diener 5, Donda ne, Ivanovic 22, Archie 8, Stojanovic 10. All: Di Carlo.

Pasta Reggia Caserta: Berisha 16, Puoti ne, Diawara 4, Cinciarini 2, Ventrone ne, Putney 14, Gaddefors 2, Giuri 10, Bostic 7, Cefarelli ne, Watt 16, Johnson. All: Dell’Agnello

CRONACA DELLA GARA

Il primo a trovare il fondo della retina è Iannuzzi, mentre dall’altro lato Putney, Giuri e Diawara danno vita al break casertano di 0-6 che si interrompe per un attimo con la bomba di Stojanovic, per proseguire poi con un altro 0-5 firmato Putney, Bostic e Watt che vale il +6 Caserta (5-11). La Betaland risponde con l’inchiodata di Iannuzzi, i liberi di Stojanovic e Delas che appoggia il pareggio a quota 11 chiudendo un parziale di 6-0. Al rientro dal time-out chiesto da coach Dell’Agnello Giuri mette l’11-13, poi le squadre restano a secco per tre minuti e a sbloccare il punteggio ci pensa Ivanovic. Gaddefors realizza, Iannuzzi risponde e Cinciarini chiude il primo quarto sul 15-17.

Il 4-0 firmato da Iannuzzi e Archie dai liberi apre il secondo quarto portando i padroni di casa sul +2 (19-17). Ma Bostic, Berisha e la schiacciata di Diawara costruiscono un altro 0-6 che porta gli ospiti sul +4 (19-23 dopo 14′). I ritmi sono alti e si gioca in equilibrio: con i liberi di Archie e la bomba di Ivanovic in transizione la Betaland è nuovamente avanti (24-23). La PastaReggia torna su con Watt e il tap-in di Putney, ma la bomba di Ivanovic vale il 27 pari dopo 16 minuti di gioco.

Il fallo tecnico fischiato a Dell’Agnello per proteste dà il via al 5/5 di Ivanovic dalla linea della carità che vale il +4 (34-30 a 2′ dall’intervallo). Realizza Giuri, Tepic è preciso a tempo fermo e  Putney manda le squadre negli spogliatoi sul 36 pari.

La schiacciata a due mani di Stojanovic in transizione apre il terzo quarto portando la Betaland sul +2 (38-36). Arriva però un altro break di 0-8 PastaReggia firmato da Putney, Berisha e Watt, che porta gli ospiti sul +6 (38-44 dopo 25′). Ma i biancoazzurri sono pronti a rispondere e con il tiro dalla media di Diener, il sottomano di Laquintana e la bomba della guardia di Fond Du Lac la Betaland è di nuovo sul +1 (45-44 al 27′). Iannuzzi protesta e si becca un fallo tecnico e poi in contropiede riporta avanti i suoi 49-47. Watt in tap-in mette il 49 pari, ma la bomba di Ivanovic e i liberi di Laquintana sono un nuovo +4 (53-49 al 29′). Watt ricuce, ma Iannuzzi e Laquintana chiudono il terzo quarto sul 57-53.

Tepic mette la bomba che apre l’ultimo quarto e poi serve dietro la testa Archie che mette il +9 (62-53 al 32′). Giuri mette la tripla dal palleggio, Ivanovic realizza dalla media e Iannuzzi dai liberi segna il massimo vantaggio Betaland: +10 (al 34′ 66-56). I casertani non sono mai domi e Berisha mette due triple consecutive e per un nuovo sul -4 PastaReggia (66-62 quando mancano 4 minuti e mezzo alla sirena finale). Ivanovic realizza la palombella e Berisha si dimostra il vero trascinatore dei suoi mettendo un’altra bomba, seguita dai tiri liberi di Bostic che valgono il -1 Caserta (68-67 a 1’33” dal termine). Stojanovic è l’uomo dei momenti chiave e la bomba del +4 a 1’10” dalla fine è sua (71-67). Watt sfrutta il mismatch contro Ivanovic e mette in sottomano il -2 a 20” dal termine. Ivanovic fa 2/2 e a 17” dalla fine la Betaland è +4 (73-69). Bostic trova il canestro, ma il fallo su Tepic a 2” dalla fine, che mette solo il primo e finisce 74-71.

DICHIARAZIONI

Gennaro Di Carlo: “Prima di tutto complimenti a Caserta, che ha fatto la partita che doveva fare, mettendoci in difficoltà. Da questo punto di vista abbiamo fatto uno sforzo incredibile, è stata la partita più dura tra quelle giocate in casa. Abbiamo approcciato male, non siamo stati aggressivi e tenaci. Ce ne siamo resi conto e nei secondi due quarti, quando abbiamo iniziato a giocare di più in campo aperto, è cambiato tutto. Abbiamo svoltato la partita quando abbiamo iniziato a pensare di meno, attaccando con iniziativa da subito, senza aspettare gli ultimi 8 secondi. Adesso mancano sette giornate alla fine del campionato, vediamo i playoff e speriamo di raggiungerli matematicamente quanto prima. Solo dopo proveremo ad ottenere il migliore piazzamento possibile.”