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Una vera bomba d’acqua ha colpito per l’ennesima volta la fascia tirrenica tra Milazzo e Falcone, frutto di un persistente sistema temporalesco che ha causato allagamenti nei sottopassaggi ed anche smottamenti e frane in alcuni punti.

Disagi nella serata, come raccontano alcuni pendolari tra la città del Longano e Terme Vigliatore, si sono riscontrati sulla via nazionale prima del bivio che porta a Portosalvo. Sembrerebbe il solito punto in cui era franato il terreno con un albero finito in strada, con l’intervento di ripristino di poche settimane addietro dopo l’ennesimo nubifragio abbattutosi in queste zone.

Problematiche che si verificano anche nelle zone fragili della città delle Terme che ad ogni nubifragio desta paura e panico tra i residenti, così come nella piana di Milazzo con numerosi allagamenti nelle strade ed in vari sottopassaggi di Barcellona PG.

Un sistema di forti temporali che si autorigenera, ‘a forma di V’ sopra le cittadine tirreniche per tuta la notte ha messo a soqquadro i territori con pioggia e vento, il cui punto d’innesco è tra i monti peloritani e la valle Alcantara, estendendosi fin verso il golfo tra Falcone e Milazzo.

Oltre 250 millimetri di acqua caduta sui comuni tirrenici: Barcellona PG 25 mm, Terme Vigliatore 42 mm, Falcone 54mm e Tripi 170mm.

Intanto in serata è stata diramata la nota della Protezione Civile siciliana, che metteva in guardia i Sindaci predisponendo tutte le precauzioni per l’allerta arancione. Il sistema di pre-allarme per mettersi al riparo “dai venti forti a burrasca dai quadranti meridionali con raffiche fino a burrasca forte. Forti mareggiate lungo le coste esposte; dalla tarda serata e successive 24-36 ore, si prevedono precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. In caso di rovesci o temporali, prestare particolare attenzione ai deflussi nelle aree urbane e nei luoghi frequentati dall’uomo anche in prossimità dei corsi d’acqua”.

Infine sono state indicate le misure di auto protezione: 
“- non sostare sui ponti o lungo gli argini o le rive di un corso d’acqua in piena;
– non sostare in aree soggette a esondazioni o allagamenti anche in ambito urbano;
– non tentare di arginare la massa d’acqua – spostarsi ai piani superiori;
– non percorrere un passaggio a guado o un sottopassaggio durante e dopo un evento piovoso, soprattutto se intenso, né a piedi né con un automezzo;
– allontanarsi dai luoghi se si avvertono rumori sospetti riconducibili all’edificio (scricchiolii, tonfi) o se ci si accorge dell’apertura di lesioni nell’edificio;
– allontanarsi dai luoghi se ci si accorge dell’apertura di fratture nel terreno o se si avvertano rimbombi o rumori insoliti nel territorio circostante (specialmente durante e dopo eventi piovosi particolarmente intensi o molto prolungati);
– nel caso si debba abbandonare l’abitazione, chiudere il gas, staccare l’elettricità e non dimenticare l’animale domestico, se presente;
– non sostare al di sotto di una pendice rocciosa non adeguatamente protetta (sempre) o argillosa (durante e dopo un evento piovoso);
– allontanarsi dalle spiagge, dalle coste, dai moli durante le mareggiate e in caso di allerta tsunami;
– non sostare, non curiosare in aree dove si è verificata una frana o un’alluvione: possono esserci rischi residui e si ostacola l’operazione dei tecnici e dei soccorritori”.

[Foto tratta dal Web]