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Sempre più frequenti sono gli episodi di bullismo e/o di cyberbullismo che si verificano fra i giovanissimi anche nel nostro territorio. Una problematica che, se non affrontata in tempo utile, potrebbe sfociare in tragedia.

Ci si chiede quale possa essere in questo contesto il ruolo dei genitori, delle famiglie, della scuola ed in effetti il ruolo dell’adulto nei confronti di quelli che ancora sono a tutti gli effetti dei bambini, oggi è fondamentale. Purtroppo prevale in molti casi l’assenza, il lavarsene le mani, l’assecondare ogni piccola pretesa dei ragazzini che, alla fine, non comprendono più cosa sia bene e cosa sia male.

È semplice passare dalle singole individualità al “branco” nel quale ci si sente ancor più forti e si possono distruggere meglio persone isolate che appaiono ancor più deboli. Casi concreti che possiamo citare sono quelli verificatesi negli anni scorsi a Milazzo con vere e proprie spedizioni punitive contro ragazze inermi nel silenzio assoluto che è omertà da parte dei cittadini, che si giravano vigliaccamente dall’altra parte. Una ragazza ci ha poi confidato episodi che potevano essere visti come simili al bullismo ovvero l’esser stata, nella propria classe, oggetto di discriminazione perché vista come “diversa” da elementi del gruppo e sol perché era studiosa, e più matura della propria età. Un’altro caso è stato quello di una giovane fotomodella/indossatrice che è stata in qualche modo bullizzata in rete con critiche ad alcune sue caratteristiche fisiche.

Quest’ultimo caso è stato proprio raccontato dalla protagonista direttamente sui social con l’obiettivo da parte della stessa di sensibilizzare sulla problematica che non va taciuta ma portata in superficie per essere così debellata. Ed è per questo che anche noi stiamo scrivendo di questo argomento, affinché non debba arrivarsi mai ai casi limite della violenza di gruppo o del femminicidio, attenzionando quindi episodi che potrebbero sembrare apparentemente insignificanti. Fondamentale deve essere la denuncia immediata con il sostegno di quelle componenti fondamentali che sono la famiglia e la scuola.

Sul tema del bullismo che può sfociare in vera e propria violenza fisica e psicologica vi proponiamo i versi della poetessa Maria Sottile, sempre incisiva e pregnante, peculiarità che la contraddistinguono da sempre.

“Compiti o botte”

All’uscita da scuola
di corsa per il viale alberato
i suoi occhi immensi
colmi di folle paura
che mai vorresti conoscere!
Un rumore assordante,
una macchina si ferma di colpo,
qualcuno la spinge,
cade l’esile figura,
riversa a terra.
Una mano, due mani, tre, quattro,
e ancora, ed ancora;
la toccano violentando il suo essere,
sputi e insulti, e lei tremante sopporta. Chiusa la gola,
nessun grido, tanto dolore.
Ecco un uomo apparire
gridando. Scappano i codardi
promettendo di ritornare
domani.
Arrivederci a scuola, secchiona,
per te non finirà…
sarà peggio Domani!

(Maria Sottile – 26.09.2019)