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La corsa al salto di categoria per l’Igea si interrompe al Regionale di Giarre.

Troppe circostanze avverse per la formazione giallorossa, che con grande generosità ha provato fino al triplice fischio di un incerto direttore di gara a realizzare quel goal utile all’accesso alle semifinali. Orfana di quattro uomini chiave (Assenzio, Cassaro, Crifo’ e Biondo), l’Igea ha patito un terribile avvio in salita del match. Cinque minuti scarsi sul cronometro e Mangani e’ inflessibile ad assegnare un penalty ai gialloblu per punire un tocco di mano in area di Trimboli. Il Giarre prova l’arrembaggio e l’Igea, decisa a non farsi chiudere, a tratti barcolla e subisce il 2-0 di Savasta abile a sfruttare un’incertezza di Tricamo.

Inizia al ventesimo un’altra partita, con i giallorosso che reagiscono in modo veemente, recriminando per la mancata concessione di un rigore a seguito di un intervento fallito su Isgro’. Quando le proteste della panchina igeana stentano ancora a placarsi, Pettinato pasticcia inguaiando il proprio portiere, incapace di opporsi efficacemente alla zampata di Dall’Oglio. Il primo tempo termina con L’ Igea che guadagna terreno ed il Giarre pericoloso in contropiede. I primi istanti della ripresa si rivelano fatali per l’Igea, che incassa il 3-1 al primo pallone perso. Il contraccolpo psicologico e’ devastante, ma lentamente i ragazzi di Furnari riprendono quota.

Carrello e De Gaetano sciupato due chance che avrebbero meritato miglior fortuna e Mangani sorvola su due contatti più che dubbi nell’area locale. Sul secondo, in particolare, la panchina giallorossa schiuma rabbia: Paradiso resta a terra, l’arbitro lo ignora ed il Giarre continua a giocare. Lo Monaco compie un paio di prodezze che evitano un passivo più pesante ma l’Igea non ha più la forza, fisica e mentale, per provarci ancora negli ultimi scampoli del recupero.

I giallorossi vengono così puniti dalla differenza reti nella classifica avulsa a vantaggio di quell’Enna sconfitto a Barcellona solo sette giorni addietro.