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Avvio negativo per i peloritani, che passano subito in svantaggio. Ma già al 12′ la partita si reiqulibria col pari di Milinkovic e l’espulsione di Squillace. Poi il Messina non riesce a concretizzare.
IL PRIMO TEMPO: Passano appena 28 secondi e il Fondi è già in vantaggio: cross di Calderini dalla linea di fondo e Giannone è libero di girare a rete. La partita cambia all’11’: cross in area per Ciccone, contrastato da Squillace, dal quale subisce un duro colpo. Per l’arbitro è cartellino rosso e calcio di rigore, che Milinkovic trasforma. Al 22′ sembra di vedere un’azione fotocopia, con Ciccone di nuovo colpito in area, stavolta da De Martino, ma in modo più lieve, l’arbitro sorvola. Gran botta da fuori di Da Silva al 24′, palla sopra la traversa di un soffio. Al 26′, sull’altro fronte, Palumbo scivola, Giannone recupera palla e si fa largo in area, prova la puntata ma è fuori misura. Al 28′ Sanseverino serve Ciccone, che rientra sul sinistro ma conclude debole, facile la parata di Baiocco. Alla mezz’ora, sull’altra fascia, è bravo Ventola ad accentrarsi e ad andare al tiro ma la palla sorvola la traversa. Al 35′ altro tentativo di sinistro di Ciccone, Baiocco non trattiene e Da Silva si fa anticipare sulla respinta. Al 43′ la punizione diretta di Giannone finisce di poco sull’esterno della rete. Il Messina fa la partita ma non riesce a concretizzare.
FONDI – MESSINA 1-1 FONDI (4-3-3): Baiocco, Galasso, Signorini, Marino, Squillace, Varone, De Martino, D’Angelo (18′ Pompei), Giannone (56′ Tommaselli), Gambino (73′ Addessi), Calderini. All. Pochesci MESSINA (4-3-3): Berardi, Palumbo, Maccarrone, Bruno, De Vito, Da Silva, Mancini, Sanseverino (82′ Foresta), Milinkovic, Ventola (59′ Grifoni), Ciccone (69′ Madonia). All. Lucarelli ARBITRO: Luca Zufferli di Udine. ASSISTENTI: Lucia Abruzzese di Foggia e Vincenzo Madonia di Palermo RETI: 1′ Giannone, 12′ Milinkovic AMMONITI. 23′ Maccarrone, 39′ Signorini e Galasso, 67′ Mancini, 92′ De Vito ESPULSI: 11′ Squillace
“Avevamo preparato – ha detto il tecnico Lucarelli, al termine dell’incontro – partita con squadra corta e ripartenza sugli esterni. Quando prendi gol dopo trenta secondi va tutto a farsi benedire. Il rigore per fortuna, ma anche per merito perché viene da una giocata provata in allenamento ci ha permesso di recuperare. Abbiamo tirato tantissimo in porta, sia nel primo che nel secondo tempo. Ci è mancato il gol. Nella ripresa l’episodio dell’inserimento di Varone ha cambiato la mia squadra, ha avuto paura di perdere e il caldo non è stato una componente da nulla. Non siamo abituati a fare tre partite in sette giorni”.
Emanuele Morabito