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Alla lotteria dei rigori la spunta il Milazzo, ma l’Igea esce dal campo tra gli applausi dei suoi sostenitori. I giallorossi, contratti nel primo quarto d’ora di gara e colpiti da Laquidara a seguito di uno svarione difensivo, hanno menato le danze per quasi tutto il match, chiamando spesso all’intervento risolutivo il pipelet mamertino Scibilia.

Sugli scudi D’Anna, Genovese e Paludetti, che più volte hanno messo alla frusta la retroguardia rossoblu. Assorbito il colpo dello 0-1, l’Igea si è pian piano riorganizzata, guadagnando campo col trascorrere dei minuti e costruendo almeno tre nitide palle goal. Raggiunto il pari dal dischetto, nella ripresa i ragazzi di Moschella hanno esercitato un generoso pressing senza tuttavia capitalizzare le numerose palle goal create: in particolare Mondello è andato vicinissimo alla marcatura, costringendo Scibilia a due prodezze consecutive. Bissato l’uno a uno dell’andata, il passaggio del turno si è deciso ai calci di rigore.

Per l’Igea hanno fallito il penalty Paludetti (primo a calciare) e Bucolo, per il Milazzo il solo Arena. Perdere un derby, sebbene di Coppa Italia, non fa mai piacere. Ma il pubblico igeano ha apprezzato l’impegno e la qualità messe in campo dai giallorossi. Appuntamento a domenica prossima per l’esordio in campionato contro la Stefanese. In palio i primi tre punti pesanti della stagione.

 

POST-GARA: Eliminazione immeritata dalla Coppa Italia per l’Igea 1946. Contratta ad inizio gara, nei minuti successivi i giallorossi avrebbero meritato la qualificazione, . Concorda con questa disamina Domenico Moschella, tecnico igeano: “contrariamente ai miei intendimenti della vigilila, abbiamo iniziato molto contratti la gara. Abbiamo subito lo svantaggio su un nostro svarione. Siamo stati bravi a reagire, creando almeno una decina di palle goal denotando una condizione fisica molto buona”. Proprio la tenuta atletica dei giallorossi è uno degli aspetti più positivi della gara odierna: “le mie squadre partono forte, aggressive, cercando di tenere il pallino del gioco in mano fino in fondo e fino in fondo ci abbiamo creduto. E’ un dato incoraggiante in vista dell’esordio in campionato”. Qualcosa da rivedere? “Abbiamo subito qualche ripartenza di troppo – conclude Moschella- ma è da mettere in preventivo quando attacchi con tanti uomini. Cercheremo comunque di limare anche qualche sbavatura in tal senso”.

Uno dei più amareggiati per l’eliminazione dalla Coppa Italia il capitano Chicco D’Anna, autore di una prestazione maiuscola contro il Milazzo: “abbiamo giocato bene, non partendo benissimo magari per un pizzico di emozione per l’esordio davanti ai nostri tifosi. La partita l’abbiamo fatta noi, e a parere mio avremmo meritato il passaggio del turno. Abbiamo creato tanto, abbiamo esercitato una netta supremazia territoriale ma poi la lotteria dei rigori ci ha puniti”. Anche D’ Anna sottolinea la tenuta atletica già buona della squadra “sebbene ci manchi ancora un pò di lucidità sotto porta. Dobbiamo ancora oleare alcuni meccanismi in vista dell’esordio in campionato. Ci ha fatto piacere uscire dal campo tra gli applausi del nostro pubblico: hanno apprezzato il nostro impegno e ci rendono consapevoli della bontà della nostra prestazione”.

 

IGEA 1946- MILAZZO 9-10 DCR (1-1 al novantesimo)
Igea 1946: Barca, Leo D, Mondello, Alosi (66 Aveni), Sciotto, Parisi, Paludetti, Gatto, La Spada (80 Bucolo), Genovese, D’Anna. A disp. Foti, Chiofalo, Puzone, Franco, Maisano, De Luca, Maggio. All. Moschella.
Milazzo: Scibilia, Ferlazzo, Laquidara, Arena, Leo S (27 Koulibaly), Matinella, Bartuccio (46 Trimboli), Di Bella D, Rasà (59 Mastroieni), Aloe, Delloro (70 Ancione). A disp. Ragusa, Calderone, Salmeri, Saraò, Di Bella M. All. Caragliano.
Arbitro: De Francesco di Messina.
Marcatori: Laquidara al 13, Paludetti (rig) al 37.