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Caos nella viabilità della bretella realizzata in modo temporaneo in sostituzione del passaggio sul ponte Mela, dei cui lavori ancora non si vede nessun avvio. Tra tempi di percorrenza di circa 4 minuti e lo scattare tra rosso, arancio e verde, e la coltre polvere, è davvero un ‘rebus’ tra gli automobilisti fermi tra le due sponde tra Milazzo e Barcellona Pozzo di Gotto.

Manufatto diventato tema del momento tra riflessione sulle responsabilità delle istituzioni e la collaborazione tra esse, e le critiche miste a derisione con post e foto su web e social presenti in questi giorni.

Intanto nella giornata di ieri, sulla stessa scia del sindaco di Milazzo Pippo Midili, anche il sindaco della città del Longano interviene sull’apertura del bypass con tutte le sue criticità pronosticate e già registrate in questi due giorni.

Il primo cittadino Calabrò, si appella adesso al Prefetto di Messina: “Facciamo appello al Prefetto di Messina affinchè riporti la Città Metropolitana alle sue responsabilità e competenze in merito al bypass del ponte del Mela, dopo che ieri ha disertato, in modo inopportuno e pilatesco, gli interventi di apertura al transito da parte del Genio Civile.

A Federico Basile ricordiamo che è anche sindaco metropolitano e che Barcellona Pozzo di Gotto rientra tra i comuni di competenza. Nell’informarlo sullo sconcertante scaricabarile dei suoi uffici puntualizziamo che ogni responsabilità derivante da qualsivoglia accadimento correlato all’utilizzo della bretella non può che ricadere sulla Città Metropolitana di Messina. Superfluo ricordare che l’Ente, oltre ad essere proprietario dell’infrastruttura viaria ha esclusiva competenza sulle attività di vigilanza e sicurezza.

Nonostante ciò, dopo settimane di assordante silenzio la Città Metropolitana è riuscita anche a rendersi invisibile al momento dell’apertura della bretella, non lasciandoci altra strada che un appello al Prefetto.

Anche dopo quest’ultima fuga dalle responsabilità da parte dell’Ente Metropolitano, quest’amministrazione continuerà a non tirarsi indietro e a fare la sua parte per quanto di competenza e in base alle risorse, umane e materiali, disponibili. Pur restando gli unici a credere nella collaborazione tra Istituzioni rinnoviamo la disponibilità nel concretizzare quanto si è detto più volte nei tavoli tecnici convocati nei mesi scorsi”.