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E’ “capitina” una delle poche siciliane a cui verrà insignita l’onorificenza delle Stelle al Merito.

Erminia è una guerriera, come lo stemma della sua Capizzi, dove dal 2009 è Direttrice dell’unico ufficio postale. Ha due figli che vivono e lavorano fuori dalla Sicilia. Oltre al lavoro si dedica molto anche al sociale.

A luglio spegnerà 60 candeline e da oltre metà dei suoi anni è assegnata a questo ufficio, dove ha iniziato la sua carriera lavorando allo sportello.

“Trenta anni di lavoro senza mai saltare un giorno” è la prima cosa che dice, con voce schietta e fiera. “Mi sono assentata solo una volta ed è successo quest’anno: il 2020 è stato nefasto anche per me” aggiunge, cercando di ironizzare su un’assenza per motivi di salute. “Ma per fortuna sono di nuovo a lavoro”.

L’azienda le riconosce singolari “meriti di perizia, laboriosità e condotta nell’ambito aziendale”.
E non c’è da stupirsi, perché mentre si racconta traspare tutta la sua dedizione e passione per il ruolo che svolge. Chi la conosce sa che non si lamenta mai e che persegue i suoi obiettivi affrontando anche i disagi che un piccolo comune di montagna come il suo può creare. La logistica è complicata e non tutti apprezzano questa dimensione così isolata. Lei invece proprio questa dimensione la ama.
Si muove a piedi, esce da casa e va dritta a lavoro, anche con la neve.

Per qualche anno ha gestito l’ufficio completamente da sola, si divideva tra lo sportello e il ruolo di direttrice, in attesa dell’arrivo di altre due risorse attualmente in servizio con lei. “L’azienda però non mi ha mai lasciato sola – ci tiene a sottolineare –, ho sempre avuto il supporto dei miei responsabili. Il lavoro è stato tanto lavoro ma tante anche le soddisfazioni. Come questo riconoscimento”.

Ed è parlando del premio che ha appena ricevuto, che la sua voce si riempie di orgoglio. Perché le ricompense in denaro passano – prosegue -, mentre questi tipi di ricompensa restano. E questo premio resterà per sempre, farà parte della storia della nostra famiglia e resterà ai miei figli”.

Erminia è un riferimento per tutta la piccola comunità locale. Se i clienti non la vedono in ufficio, la chiamano sul cellulare personale. Nel suo ruolo, ci racconta, i rapporti lavorativi si intrecciano inevitabilmente con quelli umani e sociali. E a volte è anche una fortuna perché si ha la possibilità di gestire anche le criticità. “Lodi e critiche all’azienda sono lodi e critiche verso di me – afferma -. Qui io e Poste siamo la stessa cosa”.

Il prossimo traguardo ? . “Sarà scontato ma per adesso pensiamo solo alla salute”.