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“… poi succede quello che non ti aspetti. Le quaranta sedie predisposte iniziano a riempirsi. E poi non bastano. Ne occorrono il doppio. E poi il triplo… e poi molte altre ancora. La gente ha sfidato la calura che non dà tregua ed è venuta ad ascoltare. È tantissima. Immensa. Sono talmente felice che non mi preoccupo più della mia relazione orale, non c’è più l’urticante timore che rode ogni volta la mia serenità sino al turno della mia performance che è sempre l’ultimo. Sono felice come un atleta che è arrivato sul podio. E parte l’inno nazionale del protocollo d’apertura del Kiwanis. Abbiamo vinto… la platea si alza in piedi. La musica della cultura ha inizio…”

Abbiamo voluto iniziare proprio dalle parole di Luciano Armeli Iapichino, protagonista assoluto di un evento tenutosi lo scorso 4 agosto 2021 che si è rivelato un successo strepitoso, in uno scenario ricco di fascino qual è la Villa Piccolo di Capo d’Orlando e parliamo della presentazione del libro “L’uomo delle tartarughe” organizzata dal Kiwanis Club, presente al gran completo con Luogotenente del Kiwanis, Divisione 1 Sicilia dei Due Mari-Valdemone, Dott. Buttafarro.

L’evento ha preso il via con i saluti dell’Avv. Andrea Pruiti Ciarello, Presidente della Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella e dell’Ing. Nicolò Cancelliere, Presidente del Kiwanis Club di Capo d’Orlando. Quindi ci si è addentrati nel testo tramite le relazioni del Prof. Giuseppe Campagna, storico dell’Ebraismo e del Prof. Fabio Cannizzaro, politologo. È stato evidenziato come il libro sia nato da una conversazione di Armeli Iapichino con Massimo Longo Adorno, un uomo di Patti, sulla sua passione per il mondo ebraico. Il nonno di Adorno, un fascista deluso dalle leggi razziali, era uno dei rappresentanti più famosi del sionismo. Leggere il libro ci darà delle conoscenze maggiori sulle vicende dell’ebraismo e sul movimento sionista – revisionista, nato nell’ ‘800, che si proponeva la costruzione di uno stato per il popolo ebraico.

Quindi si parte dalla diaspora che colpì gli ebrei per giungere alle motivazioni dell’antisemitismo e poi le impressioni di Adorno sul kibbutz, su Papa Giovanni Paolo II, il pontefice più vicino all’ebraismo, sui capi di stato israeliani fino agli attuali rapporti tra lo stato d’Israele e i palestinesi e il restante mondo arabo. Lo stesso autore, Luciano Armeni lapichino, nel proprio intervento, ha snocciolato quelli che sono stati i vari passaggi dell’esperienza che l’hanno condotto all’elaborazione della sua interessante opera, della quale alcuni passi sono stati letti dal Dott. Leopoldo Verona, autore, poeta, regista, mentre il M° Alfredo Natoli ha eseguito brani musicali scelti e arrangiati  per l’occasione. Il cerimoniere d’eccezione è stato il Past luogotenente rag. Gaetano Vinci. Ha moderato l’evento l’arch. Concetta Sidoti Abate.

Chiusura significativa con l’intervento del Dott. Buttafarro che ha evidenziato quanto siano importanti le nuove generazioni per una pacifica evoluzione della complessa situazione geopolitica dell’area israeliana. Un evento che si è rivelato vincente ed i complimenti vanno a Luciano Armeli Iapichino mentre consigliamo ai nostri lettori l’acquisto del libro “L’uomo delle tartarughe”.