“Il carcere di Mistretta, chiuso ormai dal 2014, era parte integrante del vecchio piano carceri redatto dal ministro Alfano. Le somme per la costruzione della casa circondariale ammontavano a 42,5 milioni. Poi il suo collega Andrea Orlando ha cambiato le carte in tavola. Ma il M5S adesso vuole vederci chiaro”. Lo dice il deputato Cinquestelle di Barcellona Alessio Villarosa che oggi ha avuto a Roma un primo incontro al Dap (Dipartimento amministrazione penitenziaria) per raccogliere tutte le informazioni sul futuro della struttura carceraria di Mistretta.
Accompagnato dal vicesegretario regionale del Sappe (Sindacato autonomo di polizia penitenziaria), Filippo Consentino, Villarosa ha visto il direttore generale del Dap, Piero Buffa, per capire meglio quale destino toccherà alla casa circondariale del comune nebroideo, oltre che per avere informazioni sulle future implementazioni delle strutture detentive siciliane.
“Orlando nel 2014 aveva parlato di uno stop alle proroghe del piano carceri – ricorda Villarosa – e aveva annunciato lo spostamento delle risorse destinate alla costruzione di nuove carceri verso la riqualificazione e la manutenzione degli edifici esistenti. Il ministro aveva fatto riferimento alle scarse somme finora utilizzate per la realizzazione del piano: ossia 462,7 milioni assegnati e appena 52 milioni spesi. In pratica, un utilizzo effettivo delle risorse pari ad appena un ridicolo 11,32 per cento in 4 anni”.
“Dopo le esternazioni del ministro Orlando le notizie risultano ambigue e contrastanti. Da un lato sembra che la casa circondariale di Mistretta sia stata esclusa dal piano, dall’altro pare ci sia un imminente ‘inizio lavori’, così come comunicato a settembre di quest’anno dal sindaco di Mistretta Liborio Porracciolo, che durante un’intervista a TeleMistretta informò la cittadinanza su una possibile riapertura della ormai chiusa casa circondariale del centro attraverso una riconversione in Istituto a custodia attenuata”, spiega il deputato siciliano del Movimento 5 Stelle.
Villarosa poi rincara: “Questi continui rimbalzi non fanno altro che alimentare dubbi nella cittadinanza. Non sembra davvero il modo di operare in un Paese civile. Vogliamo vederci chiaro: i 42 milioni assegnati per la realizzazione della casa circondariale mistrettese dove sono finiti? Orlando sia conseguente rispetto alle sue parole: a Mistretta esiste già una struttura che può essere riqualificata e la città ha dato massima disponibilità su ogni soluzione possibile”.
“Ringrazio Buffa per la disponibilità dimostrata e per le interlocuzioni che ci concederà anche in futuro, ma continuerò a raccogliere informazioni e punto ad andare a trattare la questione con il ministero della Giustizia. Il M5S, poi, raccolta tutta la documentazione, presenterà un atto parlamentare che impegni ufficialmente il governo alla riconversione della casa circondariale di Mistretta”, chiude Villarosa.