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Ci sono 150 lavoratori precari da più di venticinque anni ad attendere la stabilizzazione, ma il Cas oltre a non procedere, continua a reclutare esattori dei caselli attraverso un’agenzia interinale. Che li individua anche fra chi non ha mai svolto questo servizio.

Venticinque anni in attesa di una stabilizzazione che sembra allontanarsi giorno dopo giorno. Questa è la situazione di 150 lavoratori che oltre a subire il precariato, subiscono la beffa della scelta, da parte dei dirigenti del CAS, di continuare a utilizzare per il reclutamento degli esattori dei caselli un’agenzia interinale, che inspiegabilmente seleziona anche personale che non ha mai svolto questo servizio.

Sul piede di guerra i sindacati autonomi CISAL e OrSA che stamane, durante il confronto convocato in Prefettura dopo il recente rifiuto dei vertici dell’ente di incontrare i dirigenti sindacali e i lavoratori, hanno messo le cose in chiaro.

“Abbiamo proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori -spiegano Santino Paladino e Clara Crocè della CISAL- perché è inaccettabile che il CAS recluti personale tramite l’agenzia interinale Tempor escludendo chi ha lavorato più di 36 mesi, limite che la maggior parte del personale ha superato nel 2011. Successivamente, non hanno avuto alcun rapporto lavorativo con l’ente, tanto è vero che non hanno potuto usufruire della trasformazione dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato per coloro che sono in possesso di almeno 3 anni di anzianità di servizio, anche se non continuativi negli ultimi 8. Non riusciamo davvero a comprendere perché il Consorzio Autostrade abbia deciso di escludere questi lavoratori, peraltro in spregio alle elementari norme che regolano la materia”.

Stando ai dati in possesso dei sindacati CISAL e OrSA, all’appello mancherebbero oltre 200 lavoratori. “Nonostante questo -ha dichiarato durante l’incontro in Prefettura il segretario generale di OrSa Sicilia Mariano Massaro- si continua a ricorrere in maniera massiccia allo straordinario, tanto che l’Ispettorato del lavoro ha inflitto al CAS una multa di ben 8 milioni di euro. Diffidiamo quindi il consorzio dall’istaurare nuovi rapporti lavorativi con personale che non è inserito in graduatoria. Tra l’altro, in una nota inviata alcune settimane fa, l’assessorato regionale ai Trasporti messo nero su bianco che l’ente può procedere senza problemi con le assunzioni, che sono bloccate solo per le società partecipate”.

Adesso i sindacati CISAL e OrSA si aspettano risposte immediate in tal senso dai vertici del CAS. In caso contrario, si si darà luogo ad una lunga battaglia a suon di proteste. A presiedere i lavori dell’incontro al Palazzo del Governo il viceprefetto vicario Antonio Gullì, al quale i sindacati hanno chiesto di sollecitare il prefetto Maria Carmela Librizzi a convocare un tavolo politico con l’assessore regionale ai Trasporti Marco Falcone e con la deputazione messinese.

Livia Di Vona