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«Maledetto chi non sa porsi a scudo della propria terra. Chi non sa difendere la propria terra non ha alcun diritto di abitarla, e non mi riferisco solo a chi brucia, ma anche a chi non capisce che deve impedirlo; non è degna di essere definita tale una classe politica che non riesce a creare i presupposti di una tutela del territorio, facendo diventare il fuoco un affare». È questa la forte frase del mecenate, Senatore della Cultura, Antonio Pesti, che lo scorso 27 giugno a scosso l’Italia! Il magico e impressionante “Rito della Luce”, promosso dalla Fondazione Fiumara d’Arte del Maestro Antonio Presti, si è aperto con la sensibilizzazione verso l’amore per la propria terra che spesso si presenta dura e faticosa ma che sovente manifesta nei confronti di chi ama solcarla tanta generosità. I recenti roghi, che hanno invaso la salita verso la Piramide 38° Parallelo di Mauro Staccioli, hanno trasmesso ai numerosissimi turisti e artisti intervenuti da tutto il mondo una sensazione di inferno brutale, un girone infernale, dove ulivi e cactus bruciati, terra riarsa, odore acre e alta desolazione sostituitasi alla splendida natura dominata dal tenero verde, incorniciata dall’azzurro cielo e baciata sovente dal tenero sole, che ogni anno trasmetteva ai presenti beltà e serenità d’animo. Tale beltà è svanita a causa di incendi appiccati da mediocri coscienze e come afferma il Mecenate Presti «da una classe politica che non riesce a creare i presupposti di una tutela del territorio, facendo diventare il fuoco, un affare». Fiumara d’Arte e il Rito della luce si sono espressi contro i roghi in Sicilia e con la generosa presenza di centinaia di artisti vestiti di bianco, i bambini del coro delle Madonie, il coro dei giovani sordomuti delle Mani Bianche; ma anche giocolieri, attori, poeti e narratori, musicisti e danzatori, tutti hanno offerto la propria arte come omaggio alla terra di Sicilia, che è l’invidia del mondo intero da sempre e che non può essere maltrattata e considerata terra di mafia e di malaffare ma terra di beltà, di cultura e di arte e grazie ad Antonio Presti ciò viene sovente evidenziato con tanto impegno ed enormi sacrifici. La Piramide, opera della Fiumara d’Arte, il più grande museo all’aperto d’Europa, con le sue lucenti candele, si è impegnata a piantare insieme ai bambini delle scuole del territorio, cento alberi per consegnare loro il valore dell’impegno e soprattutto la potenza della trasformazione che passa sempre dalla consapevolezza.

Salvatore Bucolo