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32 movimenti civici da 18 regioni diverse hanno risposto all’invito di Sud chiama Nord e si sono incontrati, il 3 ed il 4 marzo, con i propri delegati, all’Hotel St. Martin di Roma, per l’apertura della fase confederativa del movimento dell’on. Cateno De Luca, che si chiuderà il prossimo 31 ottobre, prima delle elezioni Europee 2024.

Appuntamento elettorale che De Luca vuole affrontare, per essere politicamente più incisivo, insieme tutte le altre realtà politiche de Paese che condividono l’impostazione della necessità che si realizzi un giusto dialogo politico, sia livello europeo, sia a livello nazionale, fondato sulla convinzione che se il Sud cresce, cresce anche il Nord e di conseguenza l’Italia e l’Europa.

Alla due-giorni romana hanno aderito Claudio Signorile (Mezzogiorno Federato), il sindaco di Benevento, Clemente Mastella (Noi di Centro), il sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi (Rinascimento), Salvatore Grillo (Unità Siciliana), il giornalista Pino Aprile, l’europarlamentare Piernicola Pedicini (24 agosto – Equità territoriale), l’ex viceministro Laura Castelli, Carmelo Conte (Cittadino Sud), il sindaco di Diamante, Ernesto Magorno, Adriana Poli Bortone (Io Sud), Ivan Rota (in rappresentanza della lista civica di Letizia Moratti), l’on. David Favia (Italia dei Valori), Corrado De Rinaldis Saponaro (PRI).

A conclusione dei lavori, l’Assemblea costituente ha tracciato un programma che detterà le linee di azione. Cinque i punti di partenza indicati da De Luca nella sua relazione finale davanti all’assemblea.

Eliminare il divario socio economico ed infrastrutturale per salvaguardare la competitività del sistema Italia; valorizzare le autonomie locali con altre forme di decentramento riducendo il centralismo statale; potenziare l’ intervento dell’Unione Europea sulle materie che non possono essere discusse dalle singole regioni; garantire la sovranità alimentare dei singoli Stati europei eliminando le attività di manipolazione genetica; attuare una concreta e solidale integrazione tra i popoli coerentemente alle attuali dinamiche dei migranti.

 «Partendo da questi punti, ha spiegato De Luca, dovremo lavorare insieme per un obiettivo comune, cioè dar vita ad un nuovo soggetto politico in grado di aggregare e superare l’individualismo che ad oggi ha impedito ad altre realtà di concretizzare il proprio progetto. L’esperienza di questa due-giorni ci ha consentito di gettare le basi per un manifesto politico che possa essere condiviso da tutti».

In programma, fanno sapere gli organizzatori, ci sono altre cinque assemblee; la prossima è già stata fissata per il 5 e il 6 maggio a Salerno. Entro il 31 ottobre si chiuderà invece la fase della costituente per avviare il dialogo interno in vista delle elezioni Europee del 2024.