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Numero uno della lista “Con De Luca per Basile sindaco” e già in corsa alla presidenza della Regione Siciliana, con tanto di programma, eccolo annunciare la costituzione di un partito meridionalista, di respiro nazionale, che vedrà il battesimo proprio a Messina, Piazza Duomo, sabato prossimo, 28 maggio, dove interverrà il cofondatore “Mister X”.

Nome non anticipato da De Luca, suscitando abilmente, a modo suo, curiosità e attesa.

Però, dopo le critiche di questi giorni, durante le sue dirette facebook, e non solo, sia a destra che a sinistra, rimarrebbe solo il centro non raggiunto dagli strali del vulcanico politico fiumedinisano.

Certo, però dagli attacchi al destra bisogna escludere la Lega, che in Sicilia si chiama Prima l’Italia, schierata con il candidato di De Luca, Federico Basile.

Lega che, ricordiamo, fuoriusciva dal Governo “giallo-verde”, formatosi con le elezioni politiche di marzo 2018, a seguito della crisi indotta dal suo leader, Matteo Salvini, sulle ali dei lusinghieri sondaggi che lo riguardavano, ad agosto 2019, rimanendovi fino a febbraio del 2021, quando rientra col Governo Draghi.

La naturale scadenza del Governo Conte, iniziato nel 2018, sarebbe dovuta essere il 2023, ma dopo una prima crisi, quella, come dicevamo determinata, da Salvini, se ne è avuta un’altra a febbraio 2021, appunto, quella che ha riguardato il Conte Bis, questa volta voluta da Matteo Renzi.

A seguito di quest’ultima crisi causata da Italia Viva, quindi, il partito di Salvini rientra nel governo.

Ma questo dato certo, ci può aiutare a svelare “Mister X”? No, ma si può azzardare una congettura, solamente perché sollecitati dalla curiosità che ha suscitato Cateno De Luca, sul personaggio misterioso che lo affiancherebbe per il nascente partito meridionalista.

E si potrebbe partire dal capoluogo, in quanto anche Palermo è comune interessato dalle elezioni amministrative del 12 giugno, dove analizzando le coalizioni a sostegno i 6 candidati sindaco (Roberto Lagalla, Franco Miceli, Fabrizio Ferrandelli, Rita Barbera, Francesca Donato e Ciro Lomonte) si scopre che Italia Viva, il partito di Renzi, non figura in nessuna coalizione. C’è però da dire che i consiglieri uscenti renziani sono candidati nella lista “Riformisti e Popolari – Lavoriamo per Palermo”, che, assieme a Nuova DC, ed altri, sostiene la candidatura a sindaco di Roberto Lagalla.

Cosa particolare, anche a Messina il simbolo di Italia Viva compare da nessuna parte. Per quale candidato sindaco votano?

Sembrerebbe una campagna elettorale in sordina quella del partito renziano in Sicilia. Perché?

Perché il senatore renziano Davide Faraone ha ritirato la sua candidatura a sindaco di Palermo?

Se ci si sofferma su quest’ultima domanda, non può non venire in mente che dopo l’annuncio di Renzi, alla Leopolda di novembre scorso, il candidato sindaco Faraone ha incassato l’appoggio dichiarato di un politico, col quale stringeva anche un accordo chiamato “Patto generazionale trasversale”, da alcuni definito “terzo polo” finalizzato ad un ricambio della classe politica, che poi detta a modo suo, dal suo interlocutore politico, diventava “Bisogna liberare la Sicilia da questa cappa di personaggi che hanno fatto il bello e cattivo tempo anche rinnegando il proprio padre putativo Cuffaro”.

Il politico era Cateno De Luca.

La presentazione del partito meridionalista avverrà a Messina, domenica 29 maggio, nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, con la partecipazione del prof. Raffaello Lupi e dello scrittore meridionalista Pino Aprile. E naturalmente di De Luca e “Mister X”.

Luigi Politi