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Un’evento di un certo livello simbolico, ambientale e non solo, quanto avvenuto nel pomeriggio di venerdì 24 aprile presso la scuola media statale ‘Giovanni Meli’ di Furnari, dove si è svolto un inedito Consiglio comunale aperto per volere dell’Amministrazione targata Mario Foti, al fine di conferire la cittadinanza onoraria al magistrato Nicolò Marino, per l’opera meritoria profusa nel suo mandato da Assessore Regionale all’Energia e nella sua rigorosa applicazione delle Leggi dello stato, “difendendo il diritto alla salute della popolazione di Furnari e la giusta tutela dell’ambiente in cui vive ed opera”, mediante consegna di una pergamena e di una targa ricordo.

Per il sindaco Mario Foti, il quale ad inizio di Consiglio ha voluto leggere la proposta di cittadinanza onoraria al dott. Marino, votata all’unanimità dalle componenti del civico consesso furnarese, ha dichiarato che, “ho avuto sempre grande stima per il dott. Marino per quanto fatto durante il suo assessorato per il bene della comunità furnarese riguardo alla questione discarica”. Nella proposta si sottolinea: “Ritenuto, che ancora l’operato del dr Nicolò Marino, nella sua permanenza e nella gestione dell’assessorato all’energia alle acque ed ai rifiuti, ha messo in evidenza un condensato di malagestione dei rifiuti siciliani. Marino ha affrontato in prima persona e con grande competenza l’ultimo pezzo di emergenza dei rifiuti dell’ isola ed è stato protagonista di molte denunce e di una personale battaglia contro il sistema privato delle discariche siciliane, tornando a riferire la sua dettagliata versione dei fatti lo scorso 23 febbraio alla Commissione Parlamentare di Inchiesta sulle Attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti”. Inoltre continua la proposta: “Considerato che detta attività di pubblico amministratore del dott. Nicolò Marino ha consentito di mettere in luce e di fare conoscere il grumo di interessi illeciti che da anni assillava ed offendeva la comunità furnarese, fino al punto di far perdere ogni speranza di legalità in relazione alla possibile chiusura della discarica di Mazzarrà Sant’Andrea, intorno al quale ruotavano e si intrecciavano notevoli interessi illeciti e criminali, come si evidenzia dalle numerose indagini e nelle diverse informative in corso di accertamento ed al vaglio della magistratura. Inoltre l’attività svolta dal dott. Nicolò Marino, ha di fatto reso un encomiabile servizio al paese di Furnari ed a tutta la cittadinanza, da anni gravata dalle negative conseguenze ambientali dovute alla vicinanza della discarica di Mazzarrà Sant’Andrea”.

A seguire l’intervento del consigliere di maggioranza, Giuseppe Cavallaro che ha voluto ringraziare l’operato del dott. Marino. Intervenuto anche il consigliere di minoranza Giuseppe Mendolia. Infine spazio alla cerimonia di consegna della pergamena e della targa-ricordo al magistrato Nicolo’ Marino.

In chiusura di cerimonia, il dott. Nicolò  Marino, in un misto di soddisfazione e rammarico per quanto di buono da lui intrapreso ma purtroppo bloccato, ha voluto prima ringraziare l’amministrazione di Furnari e poi fare un breve focus sul suo periodo di mandato. “Vi ringrazio per non aver dimenticato il mio lavoro di 1 anno e 4 mesi. Ricordo le leali battaglie del sindaco di Furnari legate alla discarica e la gestione di una situazione al collasso. Oggi non vedo un idea chiara a livello regionale di come portare avanti questo percorso per affrontare l’emergenza. Voi avete ricordato attraverso questo gesto un momento particolare, dove avevo  subito compreso il problema, fin  dal dicembre 2012 dopo aver accettato il mandato di Crocetta, e ricordo di aver proposto una legge del 5 gennaio 2013, in cui vi era una norma particolare che spostava la competenza dell’Aia (autorizzazione integrata ambientale) atto unico con cui vengono date le valutazioni dell’impatto ambientale e tutte le altre autorizzazioni, dall’assessorato territorio e ambiente a quello all’energia. Furono dei momenti di duro confronto, ma nessuno capì mai il valore di questa legge, dove lasciammo la Via e ci prendemmo l’Aia, ma solo dopo 14 mesi l’assessorato all’ambiente passo le carte all’assessorato all’energia, è chiaro che c’era una grande resistenza. A mio giudizio – evidenzia Marino – amministrare è molto difficile, molto spesso significa partire da zero o anche da meno in certe circostanze, per me era questa la grande sfida. Sono convinto pur tra mille problemi, che amministrare in modo sano e serio è ancora possibile e ci sono molti sindaci che lo fanno, si tratta di mettere assieme le forze sane e rimboccarsi le mani, in quanto non credo che sia ancora tutto finito”.

Subito dopo spazio, all’interessante Conferenza sul tema, “Il ciclo integrato dei rifiuti in Sicilia. Dall’emergenza, alla prospettiva del ciclo virtuoso”, moderata dall’egregia giornalista Elena Grasso. Un momento di alto profilo, per qualità degli interventi e valore educativo e di riflessione, per fare il punto, attraverso il parere degli esperti e non solo, sul ciclo dei rifiuti in Sicilia sempre più al collasso e quali soluzioni poter adottare. Intervenuto anche il dott. Nicolò Marino che ha voluto analizzare la situazione del sistema rifiuti anche alla luce della sua esperienza.

L’ingegnere ambientale Luca Barresi, ha parlato di riduzione, riuso e razionalizzazione dei rifiuti. “Ritengo sia fondamentale una gestione accurata dei centri di raccolta comunale per raccogliere tutti i tipi di rifiuti anche quelli ingombranti e pericolosi. Instaurare la cultura che non tutto è rifiuto ma può diventare una risorsa”.

Mentre l’Europarlamentare Sonia Alfano, nominata da pochi mesi commissario dell’Ato Belice Spa in liquidazione, ha tenuto a raccontare la sua esperienza. “La gente va educata al rispetto dell’ambiente, ma ci troviamo con degli Ato in pieno fallimento, – ha dichiarato la Alfano – quasi tutti in liquidazione. Ci ritroviamo con dipendenti che non prendono da parecchi mesi lo stipendio, nel mio fortunatamente solo di 3 mesi. La gestione degli ato è stata folle: ci sono casi, tipo 900 mila euro per spese di manutenzione o di 400 incarichi per un solo legale in un anno, come nella gestione precedente del mio Ato. Non nascondiamoci anche che ci sono molti comuni che ci marciano lucrando sulle spese. Vittime sono solo i cittadini che pagano e subiscono danni ambientali e alla salute evidenti, come nel caso di Furnari”. “La Sicilia sta crollando così come le sue infrastrutture, – continua l’europarlamentare – come abbiamo visto nelle ultime settimane. Ma non capisco perchè non paghi nessuno. Ma è inutile pensare al positivo sono molto realista. Oggi ci troviamo davanti ad un Parlamento improduttivo da punto di vista legislativo, ma bisogna capire che tipo di competenza ed esperienza c’è dietro. La mafia – sottolinea in chiusura – ha capito negli anni che la spazzatura è oro, così come mi disse il collaboratore di giustizia Bidognetti. Riguardo alla classe politica inefficiente che sta condannando l’Italia, manderei tutti politici a lavorare negli Ato per restare nel tema.”

In conclusione dei lavori relativi alla Conferenza, il sindaco Mario Foti ha voluto evidenziare come, “noi sindaci abbiamo poco da prendere, cercando di accontentare i servizi della gente sempre più sfiduciata. Il sistema dei rifiuti in Sicilia è criminale, il quale ha divorato quasi 2 miliardi di euro, soldi che potevano essere investiti per opere pubbliche utili ali cittadini. Furnari negli anni è stata vittima di scelte scellerate di altri. Questo è un comune che merita rispetto sotto il profilo ambientale e della salute dei suoi cittadini.  Oggi molto spesso si paga il prezzo delle lobby dei rifiuti e dell’antimafia dell’apparenza. Noi abbiamo un governo regionale con un presidente che sembra solo un personaggio costruito, che passa da una posizione all’altra. E’ brutto constatare che siamo affidati ad un governo della Sicilia fatto da gente inadeguata”.

Nei prossimi giorni lo Speciale dedicato all’evento e le interviste al dott. Nicolò Marino e al sindaco Mario Foti.

Foto-Racconto dell’Evento: Conferimento cittadinanza Dott. Marino e Conferenza Ciclo dei Rifiuti in Sicilia…

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