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È di oggi la notizia tramite lettera del Santo Padre del nuovo codice che regola gli appalti ed i contratti pubblici in Vaticano. Il testo, che è frutto di quattro anni di lavoro condiviso tra diversi enti vaticani, servirà d’ora in avanti come riferimento unico per tutte le realtà d’Oltretevere. 

“Norme sulla trasparenza, il controllo e la concorrenza dei contratti pubblici della Santa Sede e dello della Città del Vaticano” si compone di 86 articoli ai quali se ne aggiungono altri 12 relativi alla tutela giurisdizionale nei casi di contenzioso.

Per Papa Francesco “La diligenza del buon padre di famiglia è principio generale e di massimo rispetto, sulla base del quale tutti gli amministratori sono tenuti ad attendere alle loro funzioni. Ciò è richiesto in modo esplicito dalla legge canonica in relazione ai beni ecclesiastici (can. 1284 § 1 CIC), ma vale in generale per ogni altro amministratore. Al fine di consentire una più efficace gestione delle risorse, ho quindi ritenuto di approvare un insieme di norme volte a favorire la trasparenza, il controllo e la concorrenza nelle procedure di aggiudicazione dei contratti pubblici stipulati per conto della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano. Con esse intendo fissare i principi generali e delineare una procedura unica in materia, attraverso un corpus normativo valido per i diversi Enti della Curia Romana, per le Istituzioni amministrativamente collegate alla Santa Sede, per il Governatorato dello Stato, nonché per le altre persone giuridiche canoniche pubbliche specificatamente individuate.”

Emanuele Morabito