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Tenuto conto della sempre maggiore continuità territoriale fra Barcellona e Milazzo e superata qualunque forma di becero campanilismo nell’interesse del bene comune, il Comitato per il diritto alla Salute ribadisce con sempre maggiore convinzione la validità del progetto “Ospedali riuniti Barcellona Milazzo”.

“Tale modello realizzerebbe – si legge in una nota – una suddivisione ed integrazione funzionale in Aree per cui l’ospedale Fogliani di Milazzo diventerebbe il Padiglione A per la cura dell’Acuto ed il Cutroni – Zodda di Barcellona il Padiglione B per la cura del postAcuto. Un progetto così inteso richiede un unico Pronto Soccorso ubicato a Milazzo, adeguatamente potenziato in termini di spazi, attrezzature e personale medico- paramedico, che preveda anche un maggior numero di parcheggi e il miglioramento della viabilità, unitamente ad un presidio di “Primo Soccorso H24″ collocato a Barcellona con il supporto di Servizi adeguati e nell’ambito dell’Emergenza Urgenza la riorganizzazione della la rete dei Servizi che includa il 118. Vogliamo quindi un unico grande Ospedale valorizzato dal principio della complementarietà, secondo quanto previsto dalla nuova normativa e dunque in grado di garantire la piena offerta sanitaria al comprensorio. Nel dettaglio, Milazzo opererebbe quindi per tutte le patologie acute in ambito sia medico che chirurgico e Barcellona opererebbe per tutte quelle patologie che, superata la fase acuta, necessitano di un recupero funzionale in ambito medico, neurologico, chirurgico e traumatologico. Barcellona manterebbe anche il Laboratorio di Analisi Cliniche e diventerebbe sede di un Poliambulatorio specialistico per tutte le branche mediche e chirurgiche. Barcellona dovrebbe altresì diventare sede di un reparto oncologico con annesso Ambulatorio per visite specialistiche e trattamenti chemio e radioterapici. Barcellona potrebbe conservare i reparti di Dermatologia, Psichiatria e di Emodialisi. I vantaggi degli Ospedali riuniti di Barcellona e Milazzo, secondo il principio della complementarietà, sarebbero un’unica Direzione Sanitaria ed Amministrativa, l’abolizione dei doppioni di reparti e primariati, abbattimento così dello spreco di risorse economiche che potrebbero diversamente essere utilizzate per realizzare una ospedalità di eccellenza in presenza di tecnologie all’avanguardia e figure professionali di elevata specializzazione. Un unico grande ospedale di primo livello che dovrebbe servire un bacino di utenza di ben oltre 150 mila abitanti. Forti della nostra persuasione di poter mettere sul tavolo un progetto risolutivo e pienamente legittimo, auspichiamo un confronto con la nutrita deputazione regionale cittadina, la quale deve incaricarsi di lavorare ad uno spostamento di risorse economiche dalla zona ionica messinese alla zona tirrenica, attualmente penalizzata in modo inaccettabile rispetto al rapporto tra numero di posti letto e utenza”.