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Sono giorni nei quali il Paese è ‘fermo’ per via delle misure di ‘distanziamento sociale’ contenute nei vari Dpcm onde limitare i danni che sono già gravissimi in termini di perdite di vite umane (siamo vicini ai 15000 morti nel nostro Paese!) a causa del Covid-19, la pandemia meglio nota come Coronavirus. 

Ed in Italia la chiusura di tutte le principali attività avrà sicuramente strascichi sotto il profilo economico per mesi, probabilmente anche per anni. È stato emanato il decreto denominato “Cura Italia” dal quale sono state escluse tutte quelle attività che sono connesse alle feste patronali, che rappresentano da sempre l’anima delle nostre comunità, in particolar modo nel sud ed ancor di più nella nostra Sicilia.

A tal proposito abbiamo dato voce ad alcune di queste realtà che vanno attenzionate ed alle quali la politica dovrebbe dedicarsi partendo dalla ditta “Luminarie Novarlux” una realtà imprenditoriale con sede a Novara di Sicilia (ME), uno dei Borghi più belli d’Italia che porta le bellissime ed artistiche Luminarie in giro per tutto il centro sud ma anche nel lontano nord. Il presidente Giuseppe Da Campo Ferrara dichiara: “Questo periodo difficile per tutti quanti si fa ancora più gravoso per un imprenditore che si viene a ritrovare un peso insopportabile che è quello di fare fronte ai debiti fatti per tenere l’azienda al passo con il mercato e l’incertezza del futuro prossimo che ci stiamo per vivere. Per tutti marzo è stato il primo mese di questa guerra, gli annullamenti degli impegni sono stati diversi sono arrivate anche le disdette per le feste di Pasqua e quelle fino alla prima domenica di maggio. La ‘Luminarie Novarlux’ è tra le poche aziende che fortunatamente fino ad adesso ha fatto installazioni tutti i mesi dell’anno la nostra “ruota economica“ ci ha reso possibile la sopravvivenza negli ultimi anni di crisi di liquidità immediata, perché non nascondiamoci ma da svariati anni i pagamenti non arrivano non prima di 90-120 giorni nei casi migliori, quindi lavorare fortunatamente 12 mesi l’anno è un grande aiuto per l’azienda. Con questo blocco la ”ruota“ però si ferma e quindi diventa un problema riuscire a venirne fuori. Noi come azienda, cercando di esorcizzare il momento negativo, stiamo lavorando nei magazzini per non farci trovare impreparati alla ripresa delle attività ma i dubbi sono tanti,  le incertezze anche. Nubi grigie si intravedono sul mondo delle feste patronali, sugli addetti ai lavori che sono tanti e spesso lavorano nell’ombra ma sfamano migliaia di famiglie. Ditte di luminarie, ditte di fuori pirotecnici, venditori ambulanti (bancarelle), bande e tanti altri lavoratori. Lo Stato con il decreto ‘Cura Italia’ non ha attenzionato questo settore anche perché non è un settore nazionale ma un settore che esiste prevalentemente nel centro-sud Italia. La speranza è quella di ripartire prima possibile, sicuramente saranno tempi molto duri e di austerity quindi per le feste sarà un periodo di vacche magre ma ricordiamoci che questo è un mondo molto importante per la nostra Sicilia al pari dell’industria del turismo balneare. Ora è il periodo di stringere i denti ma allo stesso tempo cercare di spronare la politica, l’opinione pubblica a non dimenticarsi di noi di quelli che lavorano per far divertire le persone, di quelli che portano gioia e colore nei nostri paesi. Le feste sono gioia!!!!!!”

Parole importanti che devono far riflettere e spingere chi di dovere ad occuparsi anche di questa tipologia di lavoratori, come lo sono per l’appunto anche i pirotecnici, già citati dal Presidente delle Luminarie Novarlux. Ed abbiamo sentito Francesca Tumore della ditta Tumore SRL di San Filippo del Mela (ME), che annualmente collabora con Novarlux regalando uno spettacolo straordinario ogni 13 agosto sul Ponte di San Sebastiano a Novara di Sicilia in occasione dei festeggiamenti dedicati alla Madonna Assunta. “Quello che sta accadendo da un mese a questa parte è un momento drammatico da più punti di vista, sociale, economico, morale. Ogni giorno ci scontriamo con delle difficoltà è normale, ma dover affrontare una situazione così complicata chi se lo sarebbe aspettato. Proprio nel momento in cui inizia la nostra stagione siamo stati costretti a chiudere, i dipendenti sono rimasti a casa, gli spettacoli annullati o se va bene rimandati. Non sappiamo con certezza quando questa emergenza finirà, nel frattempo chi ci sta aiutando? Andrà davvero tutto bene? Finora abbiamo sentito tante belle parole ma non è con le parole che le aziende continuano ad operare. Il periodo è complicato per tutti ma, per settori “particolari” come la pirotecnica, lo è ancora di più. Non produciamo beni di prima necessità, è vero, ma facciamo parte della storia e tradizione del nostro Paese e vorremmo continuare a farne parte anche in futuro, quando tutto questo sarà finito.”

Anche il mondo affascinante delle ‘bande musicali’, che sono elemento fondamentale e potremmo dire imprescindibile delle feste patronali, sta vivendo una situazione pesantissima ed abbiamo interpellato un giovane musicista, Gaetano Cannuli, Direttore dell’Associazione Musicale “Antonino Abate” – Banda Cittadina di Roccavaldina (Me), il quale sostiene che “la pausa dovuta all’emergenza ‘Coronavirus’ è stata sicuramente destabilizzante per le bande musicali, molte delle quali si preparavano ad affrontare i primi impegni tra San Giuseppe e Settimana Santa e se li sono visti cancellare con conseguente mancanza di introiti economici: un problema le cui conseguenze sono facilmente intuibili. Inoltre ha destabilizzato i progetti iniziali di maestri e dirigenti. Un altro fattore di rischio di questa pausa è quello che gli allievi delle scuole di musica (oggi è sempre più difficile attrarre allievi per farli studiare in banda) possano essere ‘distratti’ e abbandonino gli studi creando interruzioni a quel necessario processo di ricambio generazionale che le bande devono affrontare per sostituire quanti vanno via dai propri paesini per studio e lavoro. Ma questa pausa può essere un’occasione per ripartire. Ripartire con uno spirito nuovo che faccia tornare ad apprezzare le bande musicali anche per la loro valenza sociale: realtà che oltre a fare musica e portare cultura nelle piazze in cui ci si esibisce è una palestra di vita che insegna ai ragazzi i valori del vivere civile, dello stare insieme a perseguire un obiettivo comune ed instaura negli stessi bandisti il senso di appartenenza alla propria comunità di cui la banda è sicuramente uno dei simboli più rappresentativi.”

E chiudiamo con il punto di vista su questa problematica di Pino Di Flavia, componente del Comitato festeggiamenti in onore di San Francesco di Paola di Milazzo e membro dell’Associazione “Mbuttaturi”: “In questo periodo buio per l’intera Italia a risentirne sono anche le piccole e grandi città, oltre che tutti i settori economici. In particolar modo lo sono anche le feste religiose e patronali. Anche qui a Milazzo dove le feste religiose sono frutto di una passione, una devozione, una fede che viene portata avanti da generazioni in generazioni, risentono del grave evento che ci ha scosso. Allo stesso tempo, il mondo delle luminarie e dei fuochi pirotecnici infatti soffre la situazione, e noi Comitati organizzativi e come Gruppo ‘Mbuttaturi di Milazzo, non possiamo non essere al fianco di chi ogni anno ci affianca per portare avanti le nostre tradizioni. Milazzo priva delle sue Processioni, prende ora l’aspetto di una città in cui tutto sembra  essere perduto, tradizioni comprese. L’unica cosa che ci resta da fare è affidarci a Loro affinché tutto questo passi in fretta, in modo tale da ritornare a venerarli e onorarli nel miglior modo possibile.”

Vedremo se nei successivi decreti che verranno emanati nei prossimi giorni dal governo Conte verrà data la giusta considerazione verso questa tipologia di lavoratori che certamente è meritevole di aiuto poiché effettivamente luminarie, fuochi pirotecnici, bande musicali ecc. valorizzano ancor di più la bellezza dei nostri borghi e città e delle tradizioni religiose e non solo. Già all’orizzonte maggio che per la città di Milazzo vuol dire processione di San Francesco di Paola, alla quale oltre agli “Mbuttaturi” che qui sono di casa, hanno partecipato con i loro spettacolari ‘archeggiati’ anche le “Luminarie Novarlux’ e che purtroppo inevitabilmente salterà. Agosto è più lontano ed il 2020 nel borgo di Novara di Sicilia è l’anno dell’Apoteosi dell’Assunta (si tiene ogni 5 anni) con tantissime statue di Santi in processione insieme alla Madonna, a Gualtieri Sicaminò c’è la straordinaria festa di San Nicola di Bari, e poi tante altre feste patronali per i vari centri, tutte a rischio oggi. In questa fase occorre pensare alle vite da salvare, e dobbiamo continuare a rimanere a casa per il bene di tutti. Al tempo stesso ribadiamo che la ripartenza va pensata e programmata con atti concreti ovvero con un tangibile sostegno economico a tutti questi lavoratori che ci hanno sempre regalato colori, calore, gioia, tradizione, fede, nella speranza di tornare presto nelle piazze e per le strade a godere di un incanto che soprattutto dalle nostre parti è unico.