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Nella Sicilia che nelle prossime due settimane si appresta ad affrontare il picco (gli esperti dicono che ci saranno fra 4 e 7 mila contagiati) ieri si è alzata forte la voce del presidente della Regione Nello Musumeci: “Se Roma non ci ascolta corriamo il rischio di combattere una guerra con le fionde. Abbiamo chiesto 362 aspiratori elettrici e ce ne hanno consegnati zero. Cinquecentomila kit diagnostici, consegnati zero. Ventilatori elettrici, richiesti 416 e consegnati zero. Mascherine ffp2 e ffp3 richieste 5,2 milioni, consegnate 41.560. Mascherine chirurgiche richieste 13 milioni, consegnate 170mila. Guanti sterili richiesti 53milioni, consegnati 82mila”.

Oggi a livello regionale c’è stato un rallentamento dei contagiati ma occorre tenere alta la guardia perché c’è un sommerso che potrebbe emergere nei prossimi giorno e preoccupano soprattutto i focolai a Messina, Villafrati e Troina. Nella città dello Stretto oltre alla casa di riposo ‘Come d’Incanto’, vi sono Neurolesi, Cristo Re, Policlinico. All’Oasi Maria Santissima di Troina, in provincia di Enna, le persone contagiate sono 33, di cui 20 pazienti e 13 operatori della struttura sanitaria. Altri focolaio importante sicuramente Villafrati in provincia di Palermo dove i ‘positivi’ nella Rsa “Villa delle Palme” sono addirittura 72, 50 ospiti e 22 operatori sanitari. La raccomandazione è sempre la stessa: RESTIAMO A CASA!