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Un caso che appare isolato ma che accerta il dato delle prime analisi, l’effettuazione del secondo esame di controprova all’Ospedale Papardo, del tampone sul 50enne di Sant’Agata di Militello è risultato positivo.

Il primo caso accertato di paziente colpito da Covid-19 in provincia di Messina. L’uomo, un vigile del fuoco che lavora a Roma, è stato portato stamattina nel reparto di Malattie Infettive del “Cutroni Zodda” e nel Laboratorio Analisi dello stesso nosocomio barcellonese è stato esaminato il tampone.

Nella tarda serata dall’assessorato regionale alla Salute confermano, che dopo le controanlisi al Papardo, la positività al coronavirus dell’uomo ricoverato all’ospedale Cutroni Zodda.

Domani mattina l’assessorato fornirà in un bollettino i dati sul messinese, le analisi sull’uomo saranno adesso trasferiti allo Spallanzani di Roma per gli accertamenti definitivi. Anche un altro uomo, a quanto pare di Messina, ha contratto il coronavirus ed è ricoverato in un altro ospedale di Messina, non al Papardo, e dunque i casi ufficiali sono due secondo le conferme dell’azienda sanitaria provinciale.

Panico e paura sui principali social network e non solo, dopo la notizia diffusasi del di positività dell’uomo di Sant’Agata di Militello riscontrato questa sera all’Ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto, sui quali cerca di tranquillizzare anche il Sindaco Bruno Mancuso. “Il quadro clinico dell’uomo, che negli ultimi giorni era rimasto in isolamento volontario a scopo precauzionale, appare comunque per il momento sotto controllo. Si sottolinea che tutte le procedure previste sono state assolutamente rispettate e che in ogni caso la positività al test risulta ancora a carattere provvisorio in attesa degli ulteriori accertamenti previsti. Tutti i componenti del suo nucleo familiare stanno bene e non presentano sintomi. Domani come da prassi anche i familiari saranno comunque sottoposti a tampone.

Mi sono quindi sentito prontamente anche con S.E. il Prefetto di Messina, informata puntualmente dell’evoluzione della situazione, e con le autorità tutte preposte. Sono stato e sono tutt’ora in contatto costante con la famiglia, che ringrazio per essersi messa immediatamente a completa disposizione, ed a loro ho raccomandato di osservare scrupolosamente tutte le disposizioni sanitarie previste dal protocollo.

E’ chiaro che questo evento ci impone di attuare con attenzione ancor maggiore le disposizioni ministeriali , per cui faccio appello al senso civico ed alla responsabilità di tutti i cittadini, affinché vengano osservate scrupolosamente le disposizioni sanitarie a livello nazionale.

Allo steso modo, pur comprendendo la naturale preoccupazione da parte della comunità, rivolgo a tutta la cittadinanza un accorato appello affinché si evitino situazioni di panico ed un clima di allarme sociale che non gioverebbe a nessuno. Al momento non risulta necessario adottare ulteriori misure rispetto a quelle già precedentemente adottate su scala nazionale nell’ambito del Dpcm.

Con mia ordinanza, a puro scopo preventivo e indipendentemente dall’esito del tampone odierno, avevo già disposto la chiusura delle attività dei centri sociali comunali, la sospensione del mercato settimanale e la limitazione degli accessi in uffici ed esercizi commerciali al fine di rispettare le misure minime di sicurezza. Tutti gli aggiornamenti del caso, in accordo con le autorità preposte, saranno puntualmente comunicati.”

Intanto dalla Protezione Civile giungono consigli di rispetto delle normative in merito a chi sia rientrato o sta per rientrare in Sicilia soprattutto dalle regioni con un alto numero di contagi (Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna).

“Vi chiediamo l’accortezza di registrarvi alla piattaforma realizzata dall’Assessorato alla Salute della Regione. Si tratta di un servizio di pubblica utilità messo a disposizione da organi ufficiali affinché vengano prese le dovute precauzioni nel sistema di monitoraggio dei rischi da COVID-19”.