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«Potenziare al più presto le strutture pubbliche per la somministrazione dei tamponi, offrendo ai cittadini delle alternative all’ex Gasometro e una copertura capillare del territorio». È la richiesta avanzata all’Asp di Messina e all’assessore Ruggero Razza dai deputati regionali del M5s Valentina Zafarana e Antonio De Luca, che chiedono di apportare dei correttivi immediati per far fronte all’evoluzione della curva pandemica e alle tante criticità riscontrate in questi giorni.

«Malgrado l’esperienza pregressa avesse dovuto servire da monito, ancora una volta migliaia di messinesi stanno pagando lo scotto di scelte sbagliate, a fronte di uno scenario ampiamente prevedibile. Quello che sta avvenendo in città è sotto gli occhi di tutti: code lunghissime all’ex gasometro, che arrivano a paralizzare anche il traffico cittadino, farmacie allo stremo e contagi che crescono in maniera esponenziale sia nel capoluogo che in provincia, con più di 1500 attuali positivi censiti a Messina e oltre 3600 in tutta l’area metropolitana. Una situazione critica, che certifica ancora una volta l’inadeguatezza del commissario Covid e dell’assessorato regionale».

«La decisione di chiudere l’ex Gasometro dalle 13 alle 15 per smaltire le file ed evitare di intasare il traffico – commentano – è solo un palliativo che risolve poco o nulla. La priorità deve essere quella di offrire dei servizi efficienti ai cittadini, potenziando le strutture pubbliche e aumentandone il numero e la distribuzione sul territorio. È inammissibile che in piena emergenza pandemica, nei giorni di Natale, una città di 230mila abitanti possa contare su un’unica location per i tamponi, con code interminabili che alimentano la frustrazione e i disagi per i cittadini. Per di più, beffa delle beffe, da oggi al 31 dicembre resterà chiuso anche lo svincolo di Boccetta, con ovvie ripercussioni sulla già caotica viabilità cittadina».

«Dopo il caso dei manifesti natalizi, le discutibili iniziative intraprese in questi mesi e una gestione della campagna vaccinale evidentemente inefficace, dato che la provincia di Messina è ormai da tempo agli ultimi posti per quanto riguarda la copertura, indispensabile per fronteggiare la pandemia, è giunto il momento di correre ai ripari e di assumersi tutte le responsabilità del caso. I cittadini non possono continuare a subire le conseguenze di scelte incomprensibili e dannose», concludono.