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Continua a suscitare sconcerto la vicenda relativa alla Terapia Intensiva “fantasma” del ‘Covid Hospital’ di Barcellona Pozzo di Gotto ed il Dott. Paolo Calabró, esponente del sindacato Uil Fpl, in una nota esprime preoccupazione sul fatto che, dopo lo scalpore mediatico con articoli su quotidiani nazionali ed i servizi nella trasmissione televisiva ‘Non è l’ Arena’ di Giletti, tutto cada nel dimenticatoio, senza che chi di dovere, nello specifico, l’Assessore Ruggero Razza, prenda gli opportuni e improcrastinabili provvedimenti. 

“Temo che dopo l’ondata mediatica conseguente alle denunzie pubbliche ed argomentate da parte della UIL si tenti che tutto ritorni nella più conveniente normalità. L’assessore regionale alla salute, Rugero Razza, del quale si apprezza l’onestà intellettuale ed il coraggio di “averci messo la faccia” (a differenza di altri), senza giri di parole ha ammesso da Giletti che per quanto riguarda il reparto di “terapia intensiva fantasma” del Cutroni Zodda qualcuno ha commesso un grave errore e per questo quel qualcuno pagherà. Si è in attesa dei suoi provvedimenti anche per riportare all’interno dell’Asp un clima di serenità, di collaborazione e di condivisione. Finora invece si è registrato solo un tentativo di scaricabarile, di attuazione di provvedimenti contra personam, di assenza di assunzione di responsabilità da parte di chi è stato il principale protagonista, in negativo, della disorganizzazione, della sfiducia, delle tensioni esistenti all’interno dell’asp di  Messina.”

Chiarissimo e condivisibile il pensiero di Calabrò che a questo punto è quello di molti cittadini che non si sentono tutelati dalla dirigenza dell’Asp Messina e chiedono a gran voce la sostituzione del Dg Paolo La Paglia. Staremo a vedere gli sviluppi dei prossimi giorni.