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Messina e Mazzarrà Sant’Andrea piangono per la improvvisa dipartita dell’avvocato Pompeo Oliva, uomo di cultura e di elevato spessore morale. “Se n’è andato Pompeo, in punta di piedi com’era suo costume.

Socialista storico, gentiluomo dai modi pacati e signorili, di natura tanto riservata da rasentare una timidezza d’altri tempi, Pompeo, cui va il merito di aver contribuito a far conoscere il teatro contemporaneo europeo a Messina, è stato caposaldo di una vivacità culturale anticipatrice pronta a cogliere spunti e segnali d’avanguardia e promuoverli e proporli in un ambiente decisamente “sonnolento” come era (ed è) quello messinese. Per molti, un intellettuale a tutto tondo, sensibile al “nuovo” ed attratto dalla sperimentazione e contaminazione culturale in un certo senso solo “prestato” all’avvocatura (dove, peraltro, ha eccelso). Perché, in realtà, l’Arte & la Cultura erano la sua passione e la sua vita: Teatro, Musica, Balletto, Cinema, Libri…”. Queste le accorate parole di Mariateresa Papale. Pompeo Oliva, ha rivestito prestigiosi ruoli, è stato Presidente dell’Associazione Teatro Struttura, Sovrintendente e presidente del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, direttore artistico di Taormina Arte per Musica e Teatro, docente di “Organizzazione dello spettacolo teatrale” all’Università di Messina, oltre che vicepresidente della ex Sicilcassa, carica che, ahimè, lo ha coinvolto in una vicenda giudiziaria legata al fallimento della banca che da 25 anni si trascinava segnandolo profondamente e amareggiandolo. Oliva era stato insignito anche del “Premio Terracina” del Teatro contemporaneo italiano.

Infine Pompeo Oliva, non concepiva la morte come una dea bendata che con una falce annienta, distrugge la vita, bensì come un angelo che con la chiave d’oro apre la porta e introduce nella Beata Eternità. Caro Pompeo, permettici di salutarti ancora affettuosamente come ogni mattina, con un semplice ma pregnante ciaooo

Salvatore Bucolo