Un buon inizio d’anno per Patrizia Zangla, Vincitrice del Premio Internazionale istituito dalla Fondazione Mario Luzi, Roma, Edizione 2020, uno dei più importanti e prestigiosi.
“Silenzio di piombo. Il terrorismo rosso uomini e donne. Organismi segreti e complicità occulte. 1968-1988, il bilancio” ha vinto Magna cum Laudae (ex aequo con Gino Marchitelli) la Sezione Tesi e Saggistica.
Il Premio Mario Luzi è un ambito riconoscimento internazionale posto sotto l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica e di altre istituzioni nazionali e internazionali: Unesco, Accademia della Crusca, Ministero Beni Culturali Università e Ricerca, CRUI (Conferenza Rettori Università), ALI Associazione Librai Italiani. Nei suoi annali vanta giurati di fama internazionale, la poetessa Maria Luisa Spaziani, il filosofo Marco Guzzi, il giurista e accademico Giovanni Battista anche presidente dell’Accademia dei Lincei, la linguista italiana Presidente dell’Accademia della Crusca Nicoletta Maraschio e ha consegnato riconoscimenti a grandi personalità della cultura e della politica come i capi di Stato Oscar Luigi Scalfaro e Carlo Azeglio Ciampi.
«SILENZIO DI PIOMBO copre un vuoto nel panorama editoriale, è la storia completa della lotta armata attraverso le singole formazioni terroristiche, dalle più piccole alle Brigate Rosse e delle relazioni fra gruppi armati anche internazionali -come Brigate Rosse e Raf tedesca. Documenta complicità, coperture politiche e culturali e il ruolo in alcune vicende di quegli anni della criminalità servente da Cosa nostra e ‘Ndrangheta alla Banda della Magliana, passando dalla Massoneria deviata. Risponde a domande-chiave: cosa è stata la lotta armata in Italia? Perché è durata così a lungo? Chi l’ha finanziata? Chi sono stati gli artefici e gli esecutori? Quali gli strascichi sull’attualità? Si muove in un labirinto di intrecci misteriosi, nazionali e internazionali, di cui dà precise e documentate risposte e, quando è impossibile rispondere per mancanza di dati certi, presenta vari quadri interpretativi.
Scandisce vent’anni di storia dal 1968 al 1988 seguendo il fil rouge temporale, indicato per aiutare il lettore ad ogni inizio capitolo, e così ripercorre l’intera storia politica della Prima Repubblica. La mano che scrive e ricerca è di una donna, questo -spiega l’Autrice- il motivo per cui mi sono anche soffermata sulle protagoniste donne che la maggioranza dei libri dimentica, scoprendo una inedita ridefinizione dei compiti e l’attribuzione di ruoli da protagonista o coprotagonista a terroriste cui la narrazione aveva assegnato parti marginali o da gregarie. Il mio sguardo femminile indugia anche sull’atmosfera dei tempi, con pennellate di vita reale. Sono entrata dentro le storie, intersecando tre prospettive: dei terroristi -alcuni dei quali ho conosciuto e intervistato- dello Stato -attraverso l’enorme materiale archivistico e processuale consultato, e della Storia. Mi occupo di un settore complesso e difficile qual è l’indagine della Storia Contemporanea –dice di sé Patrizia Zangla- di fatti insidiosi -strategia della tensione, terrorismo rosso e estremismo nero, fascismo, Resistenza- e un riconoscimento così autorevole dà conferma di un lavoro scientifico serio che da anni mi impegna ed esige assoluta dedizione, scrupolosa documentazione e che si traduce in uno scritto chiaro, avvincente e di grande attualità. Mi auguro che in molti lo leggano, io ho squarciato il velo su fatti misteriosi patrimonio degli italiani».
Breve profilo di Patrizia Zangla. Nata a San Candido (Bolzano), vive a Parma, ha vissuto molti anni a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), docente, storica-saggista, giornalista pubblicista. Specialista di Storia Contemporanea, attenta ai temi dei totalitarismi e della cultura di Genere. Molte le pubblicazioni accademiche. Già responsabile dei Progetti Educativi del Centro Studi Chimici-Falcone, diretto da Saverio Di Bella (Università di Messina). Ha collaborato con La Gazzetta del Sud di Messina; ha realizzato mostre storiche internazionali. Con Leone (Milano) ha pubblicato: 1943-1945, l’Italia in camicia nera. Storia e costume dall’Italia fascista alla Resistenza (2014) acquisito dalla Biblioteca del Senato. A un figlio, amoroso giglio, saggio storico-pedagogico (2015). I Neri e i Rossi, le trame segrete, 1964-1982, la strategia della tensione, le Brigate Rosse, il Caso Moro (2017) acquisito dall’Università di Toronto (Canada), il cui compendio è stato tradotto in lingua inglese: The Blacks and the Reds, the secret intrigues, 1964-1982: the strategy of tension, the Red Brigades, the Affaire Moro. Molti i riconoscimenti, si segnalano: Premio Istituto di Cultura di Napoli, Primo Premio Franz Kafka (2016), Premio Firenze (2017), finalista al Premio Città di Como con Andrea Scanzi e Giampiero Mughini, Segnalazione al Premio Internazionale Mario Luzi 2019. Molti Atenei nazionali ne hanno acquisito i saggi, fra cui Federico II di Napoli, Biblioteca Universitaria di Genova, Università degli Studi Alma Mater Studiorum di Bologna e molti Atenei internazionali, fra cui: Universitätsbibliothek Vienna, Université de Grenoble, Stanford, Harvard, Berkeley, Columbia, New York University. E ancora: University of California – Berkeley, University of Minnesota Libraries, University of Notre Dame, Brigham Young University Duke University, Middlebury College Library, Texas Christian University, University of North Carolina, University of Manitoba (Canada), Alma Mater Rudolphina Vindoboneensis di Vienna, Universiteit van Amsterdam (Olanda), Université de Grenoble, Library of Congress e New York Public Library.