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Un grande successo di pubblico ha visto coronare l’evento del noto romanziere professore Riccardo Di Salvo, che assieme al suo inseparabile amico e scrittore hanno saputo mettere su carta con inchiostro indelebile immagini e argomenti antichi e sempre nuovi. “Il pescatore di Kalkan – Odissea di Sicilia”, edito da Croce (Roma), ha entusiasmato la moltitudine di docenti, giornalisti ed alunni di alcune scuole catanesi che sono intervenuti a massa per ascoltare le nuove rivelazioni del professore Riccardo Di Salvo. La presentazione del volume si è svolta proprio ieri, presso la “Feltrinelli” di Catania, ormai divenuta “tempio della cultura” locale e non solo, ove la responsabile Sonia Patania, ha dato apertura all’evento culturale e a ringraziato quanti hanno collaborato per la realizzazione del meraviglioso evento che ha definito apertura del solstizio d’estate per la ridente città di Catania. A seguire la presidente della FIDAPA di Catania, la nobil donna Francesca Castelli, particolarmente sensibile alle attività culturali ed amica personale dello scrittore Di Salvo, la quale si è soffermata sulla importanza della lettura e della cultura nella società odierna. Gli interventi tecnici sono stati effettuati da: Max Capitanio, Stefania Picone e Antonio Agosta. A conclusione della serata culturale lo scrittore Di Salvo si è voluto soffermare sulla immagine di copertina del suo libro “Il pescatore di Kalkan” realizzata dal giovane Giovanni Bonamonte, che con il suo disegno su cartoncino ha rappresentato in toto la semplicità di Zorayr, personaggio cardine del romanzo di cui prima e il percorrere acque lontane dal suo primitivo mondo. Riccardo Di Salvo e Claudio Marchese, ormai personaggi di fama internazionale, hanno saputo donare in venti capitoli un’Odissea di Sicilia che invita i lettori ad intraprendere viaggi metafisici. Il viaggio, la scoperta, la conoscenza, questi sono i temi affrontati nel romanzo “Il pescatore di Kalkan”, realizzato da due mostri della cultura catanese che sono stati allattati dal magma dell’Etna e che invitano i lettori a intraprendere viaggi estremi, dove le forti e garbate sensazioni del mare, conduttore di emozioni metafisiche e l’assordante silenzio di Tina (personaggio principe del volume in questione), anche quest’ultima veicolo di sentimenti trascendentali e pedagogiche, guida i lettori assieme al pescatore di Kalkan verso tempeste di sentimenti, di vite perdute e mai ritrovate. In 169 pagine, di cui si compone l’opera letteraria dei giganti dell’Etna, sfumature ricche di psicoanalisi, fanno sì che le immagini del viaggiare possano spesso restare sopite nella mente per un tempo impreciso, altre emergono preponderanti ogni qualvolta l’anima si inabissa. Sono queste le frasi che danno fine all’Odissea di Sicilia: «Viaggio tanto e attraverso variopinte culture. Scopro paesaggi che nemmeno in sogno ho visto. Alcuni restano sopiti nella mente per un tempo imprecisato, altri emergono preponderanti ogni qualvolta l’anima si inabissa. La riportano su, dando vita a nuove creazioni. Il piccolo villaggio di Kalkan in Turchia, antico borgo di pescatori sull’incantevole costa di Antalya, oggi la Taormina di quei luoghi, è il sole che riappare sempre nelle notti della mia vita. Ecco, i viaggi sono una delle fortune dell’uomo». Queste righe sono presenti a pag. 170 dell’opera “Il pescatore di Kalkan” e sono frutto delle emozioni di Riccardo Di Salvo, personaggio pubblico, poeta e scrittore catanese, critico della morale borghese e maestro dell’erotismo letterario. Esordisce nel 1997 con la raccolta di poesie “Frammenti di Sorrisi”e il romanzo “In una notte una vita”. Invitato  al Maurizio Costanzo Show nel marzo del 2000, fa il suo coming out  e parla delle problematiche espresse nelle sue opere. La sua carriera è costellata di numerosi riconoscimenti letterari. Tra i premi più importanti sono da ricordare:  l’ “O.T.M.A.”. l’” A.U.P.I.”, “Habere Hartem”,  il “Pirandello” per la cultura siciliana, il “ Cavallina” ( presidente di giuria Vittorio Sgarbi),  “Alla Ricerca dell’ Autore” (Premio per la Narrativa 2001 Aletti Editore con il romanzo “Il Sapore della luce”. Molte delle sue liriche sono state pubblicate in antologie edite da Aletti e distribuite dal gruppo Feltrinelli. Tra le sue opere poetiche vanno menzionate: “Essenza Uomo”, “Scie di Comete”, “Fiume d’Amore in Versi”,  “Minima Erotica”- scritta in collaborazione con C. Marchese- “Silenzi Interrotti”, “Raggi di Sole Rubati” e “Riflessi di Vita”(prefazione di Leo Gullotta). Nel settembre 2003 pubblica con la Zoe sei racconti scritti a quattro mani con Claudio Marchese “Gioielli Carnali” (prefazione di Fabio Casadei Turroni). L’opera ha enorme successo, risulta tra le più vendute nell’editoria gay e vince la Quinta Edizione del Premio Internazionale Imprenditoria Gay“, come miglior libro per il 2004.  “Per non dimenticare mai”, storia liberamente tratta da un fatto di cronaca avvenuto negli anni ’80 (l’uccisione o il suicidio di due giovani siciliani omosessuali), è un romanzo del 2005. “Nuda Aestas” (prefazione di Ivano Malcotti) e “Danze Private” (prefazione di Alfonso Pecoraro Scanio) sono due  volumi di poesie  pubblicati  da Aletti editore. Nell’ottobre del 2007, con l’amico di Voghera Marchese, scrive una nuova raccolta di racconti “Fiori nel fango” (postfazione di Fabio Casadei Turroni) editi dalla Zoe. Del settembre 2008  sono i racconti editi da Croce “Corpi di brace” scritti a quattro mani con C. Marchese. “Stella del Sud” (prefazione di Franco Grillini) – biografia di Salvatore Inguì primo Mister Gay Italia – (Aletti) e “Cavalli alati”, scritto in prosa poetica (Croce, febbraio 2009), sono gli ultimi due romanzi di Di Salvo. “Lodi del corpo maschile” (Croce, settembre 2009), è un’antologia di poesie scelte – foto di Fabrizio Cavallaro -. Con la Kalon Glbte, insieme a Claudio Marchese e Luisa Amantia pubblica “Anime inquiete”, una raccolta di poesie. Scritto in un linguaggio innovativo che a tratti fa a pezzi sintassi e punteggiatura e danza come nella musica di un rock furioso è “San Berillo e altre tentazioni”, (Di Salvo – Marchese) edizioni Croce Roma 2010. Nel romanzo è narrata la storia vera di San Berillo, quartiere catanese a luci rosse, destinato a diventare un pezzo di storia, non solo della prostituzione, ma anche della cultura popolare siciliana. Un ampio bozzetto verista “in cui  la presenza di un travestito, Francesco, nuovo giullare di Dio, che attraverso il racconto della sua vita ci pone di fronte a presenze collegate alla controcultura europea dell’ultimo novecento: dai freak degli anni ’60 al cosmopolitismo elegante ed esotico del mondo omosessuale, ed infine, troviamo Catania, con i suoi colori, le spiagge, la miseria e la speranza; le retate, i rapporti tra il mondo della droga e quello della prostituzione, le prime lotte in difesa dei travestiti, le lotte per i diritti dei travestiti, il cambiamento della prostituzione negli ultimi anni, nell’assordante assenza dello Stato; la clientela occasionale e quella giovanile (Max Capitanio)”. “Labbra tremule”, edizioni Ibiskos 2010, è il suo ultimo libro di poesia scritto con l’autore bogherese.
“Sorelle d’Italia” (prefazione di Angelo Scandurra) edizioni Croce Roma 2011 e “Paradisi metropolitani” (prefazione di Diego Dalla Palma) edizioni Albatros 2011, sono i recenti romanzi scritti a quattro mani  con Claudio Marchese inseparabile compagno nel suo cammino letterario. Del dicembre 2013 è l’edizione riveduta e corretta di “Sorelle d’Italia” (prefazione di Angelo Scandurra) edizioni Croce Roma e il libro di poesie “Marea” (poesie del mare), edizioni Kalon. Attualmente scrive per diverse riviste e quotidiani tra cui “LUImagazine”, il “G.d.O.” della provincia di Pavia, “Cronache italiane”, “Sipario”. Ha ricevuto la nomination nella sezione “poesia edita” – primi tre classificati – del Premio Letterario “A. Musco”, Milo (CT) – agosto 2014 -Ricercatore per la cattedra di Geografia all’università di Catania, oggi è docente di lingua e letteratura italiana negli istituti di Istruzione Secondaria di II Grado della sua città natale, docente di L2 per stranieri. Somministratore e valutatore Esami CILS – Università di Siena. Commissario di Lingua italiana (Prefettura di Catania) per gli stranieri richiedenti il permesso di soggiorno a lungo termine. Militante e attivista tenace del movimento Glbt, ricopre il ruolo di segretario dell’A.Ge.D.O. Catania (Associazione Genitori di omosessuali). Fino a Dicembre 2007 è stato membro del direttivo – come responsabile del settore scuola -. del comitato provinciale e presidente Arcigay di Catania fino al 27 ottobre 2008. Il 7 novembre del 2008, fonda l’Associazione Culturale Siciliana KALON GLBTE di cui è presidente. Dal 13 ottobre 2011 al 13 ottobre 2013 è stato presidente onorario di Arcigay Catania. Dal novembre 2013 presidente onorario del Pegaso di Catania. Bette Davis e William Holden sono i suoi idoli. Il cinema muto e degli anni Cinquanta la sua passione. La pasta con le sarde, la pietanza a cui non sa rinunciare. Nel maggio 2016 pubblica il suo meraviglioso romanzo “Il pescatore di Kalkan”, scritto assieme al grande romanziere Claudio Marchese, dove l’esigenza del viaggio, argomento tipico dell’autore greco Omero, che per mezzo del suo personaggio Odisseo o Ulisse che dir si voglia, denunzia in modo estremo, la sua esigenza di intraprendere viaggi, che spesso vengono celati da vane motivazioni quali: conquiste, vendette, esigenze economiche ed altre varie motivazioni che lo porteranno a esplorare nuovi mondi, sacrificando gli affetti per i propri cari e in special modo per il piccolo Telemaco e per la bellissima moglie Penelope che per mezzo delle sue lunghe assenze verrà esposta alla bramosia dei Proci. Tina -, la giornalista di Catania, che lavora presso il quotidiano “La Sicilia”, bella come il sole – e il mare, sono questi due elementi che stimoleranno i due scrittori poeti Riccardo Di Salvo e Claudio Marchese ha mettere su carta con inchiostro indelebile “Il pescatore di Kalkan – Odissea di Sicilia”, che faranno percepire, in modo articolato e complesso, ai lettori, la sensazione del già e del non ancora che nella notte dell’odissea si disvela e nel giorno della contingenza si nasconde. Buio fitto ormai si professava e forti musiche naturali rendevano adorabile l’ascolti di un incantato di. Questi due mostri di cultura sicula, non potevano non fare emergere dinamismi così escandescenti perché catanesi e cioè nutriti dal fuoco dell’Etna, allattati dal magma del focoso vulcano siciliano, riscaldati dalle alte vampe dell’affascinante e tremendo “Monte Nero”! Due siciliani che baciati sovente dal sole cocente, accarezzati dal cristallino mare e coperti dall’azzurro cielo, vogliono scrivere della bellezza della loro e nostra amata terra di Sicilia. Un Terreno duro, quello di Sicilia, ma anche tanto generoso. Un “Mare Nostrum” che è meraviglia, stupore del mondo intero e che sovente promuove la cultura della solidarietà e dell’accoglienza e non quella della mafia come spesso politici, senza dignità e onore, oltre ad altri uomini dal basso livello culturale, sono soliti definirla. La Sicilia è una terra che come Circe ammanta e seduce. Una terra ricca di beltà mai assopite, mai andate via e sempre pronte a rigenerarsi nonostante le intemperie e gli tsunami che i potenti del mondo sono soliti lanciare su questa singolare e meravigliosa isola paradisiaca!!!

Salvatore Bucolo