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Nella diretta di stasera, De Luca ha dato lettura dello sfogo da parte di  un esercente disperato, che ha chiuso l’attività a causa dell’emergenza. L’intervento del sindaco,  inframezzato dai consueti aggiornamenti degli assessori Minutoli e Calafiore, ha battuto il problema della crisi economica che attanaglia vaste categorie, ma ha ribadito -pur avendo predisposto una strategia di aiuto alle imprese- che non può andare contro le disposizioni governative e regionali.

Un dono pur sempre gradito, ma amaro perché  pone la parola fine ad un’attività imprenditoriale: De Luca, ad apertura della diretta, ha mostrato l’omaggio di un produttore di caffè, accompagnato da una lettera con cui annuncia la chiusura della sua attività a causa del Coronavirus. Come sempre, gli aggiornamenti a cura degli assessori Minutoli e Calafiore,  in particolare quest’ultima ha fornito i chiarimenti necessari relativi alla domanda del contributo per pagare le utenze: pervenute sulla piattaforma 15/20 domande al minuto. La domanda può essere presentata da chi si trovi, dimostrandola, in difficoltà economica. Si tratta di un contributo che funziona come un rimborso, quindi prima sarà necessario pagare la bolletta e, una volta verificata la regolarità dell’istanza, il comune provvederà a rimborsare la somma.

Il sindaco ha raccolto anche l’accorata richiesta di aiuto della titolare di un bar, che ha abbassato la saracinesca della sua attività il 10 marzo. Ha raccontato nella sua lettera di aver ricevuto i famosi 600 euro, ma l’aiuto dello Stato si è limitato a questo, perché da allora più nulla. In più, ad aggravare una situazione già drammatica, il problema dei mutui che la sua banca non ha sospeso: in queste condizioni, ha scritto la signora, non sa come arrivare al 1 giugno.

A questo punto il sindaco si è rivolto idealmente al presidente del consiglio e ha chiesto: “Caro Conte, che dico ai messinesi?”e ha sottolineato la strategia della regione Calabria.

 “La presidente della Regione Calabria, Iole Santelli ha fatto una scelta coraggiosa consentendo aperture graduali che tengono in considerazione la situazione dei contagi che è molto bassa. Io ai leoni da tastiera chiederei, perchè devo lasciare che i negozianti lancino gridi d’allarme, i bar chiudano, mentre in Sicilia abbiamo tassi bassi di contagio e in 4 Regioni del nord invece restano alti? Vogliamo tenere ancora chiuso il Meridione sulla scorta di quello che potrebbe succedere in autunno perchè gli scienziati parlano di ricadute? Ma la gente rischia di uscire di testa. E in autunno saremo di meno….. Allora io dico, dobbiamo convivere con questa bestia. Diteci cosa dobbiamo fare con le categorie delle merci, con le spiagge perchè dobbiamo iniziare a pulirle. Dobbiamo organizzare in sicurezza il nostro territorio.”

Nella giornata di martedì,  al comune ci sarà l’incontro con le associazioni di commercianti e artigiani (già virtualmente incontrate oggi pomeriggio), per registrare le proposte e cercare di capire quali risposte concrete possa dare l’amministrazione.

Livia Di Vona